Il video dell’assassinio del nazionale ecuadoriano Mario Pineida: l’esecuzione fuori dalla macelleria

Nessuna pallottola vagante o la sfortuna di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato: i due killer che il 17 dicembre hanno assassinato il nazionale ecuadoriano Mario Pineida volevano esattamente uccidere lui. E non solo. Nel mirino c'era anche la donna che in quel momento si trovava assieme al 33enne difensore del Barcelona Sporting Club: anche per lei non c'è stato scampo. Si è trattato di una vera e propria esecuzione, come documentato in maniera terribile dalla telecamera di sicurezza posta all'esterno della macelleria di Guayaquil dove Pineida si era recato.
Il video dell'omicidio di Mario Pineida: la telecamera di sicurezza della macelleria riprende tutto
Le immagini sono raggelanti: mostrano due uomini armati arrivare in moto, fermarsi davanti al negozio, entrare nello spazio antistante senza dire una parola e sparare direttamente alle loro vittime. Il primo a cadere sotto i colpi di pistola è Pineida (9 presenze nella nazionale dell'Ecuador tra il 2014 e il 2021), poi tocca alla donna che è con lui, successivamente identificata come Guisella Fernandez, cittadina peruviana di 39 anni. I due sono morti sul colpo, crivellati di proiettili. Gli inquirenti non hanno dubbi: "Tutto indica che si è trattato di un attacco mirato". Qualche ora dopo l'attacco, la polizia ha effettuato diverse perquisizioni e arrestato un sospettato.
L'attacco sembra legato alla spirale di violenza in Ecuador, con bande legate al narcotraffico che operano a Guayaquil, città con uno dei tassi di omicidi più alti al mondo. L'intero Paese sudamericano è proiettato verso un anno record di omicidi (oltre 9.000 nel 2025), superando i 7.063 del 2024 e gli 8.248 del 2023. Altri calciatori sono stati vittime recentemente: un 16enne dell'Independiente del Valle ucciso da un proiettile vagante a novembre 2025, tre giocatori di seconda divisione assassinati a settembre, e un altro ferito a ottobre.
La donna uccisa assieme al calciatore non era sua moglie: la smentita della compagna di Pineida
All'inizio si era detto si era detto che la Fernandez fosse la moglie di Pineida, ma Ana Aguilar, compagna del calciatore, ha rilasciato una dichiarazione chiedendo rispetto e puntualizzando la verità: "Sono sua moglie, Ana Aguilar, la madre dei suoi tre figli, e sono viva". Al momento dell'agguato, Mario era accompagnato dalla madre, Letty Martinez, che ha riportato una ferita superficiale alla testa ed è fuori pericolo: ha ricevuto cure mediche per circa un'ora e mezza a bordo di un'ambulanza rimasta sul posto, prima di essere trasferita in un ospedale.
L'omicidio di Pineida ha provocato sgomento in tutto l'Ecuador: parliamo di un calciatore di primo piano, che ha trascorso in patria gran parte della sua carriera, oltre alla sua esperienza in Brasile col Fluminense. Nei suoi tre periodi con il Barcelona Sporting Club (2016-2021, 2023-2024 e 2025), ha giocato 224 partite, segnato tre gol e fornito dieci assist, vincendo il campionato due volte e raggiungendo le semifinali di Copa Libertadores nel 2017 e nel 2021, quando la formazione di Guayaquil è stata eliminata rispettivamente dal Gremio e dal Flamengo.
Nella stagione 2025, Pineida era partito titolare e aveva anche indossato la fascia di capitano, ma negli ultimi mesi qualcosa era cambiato: il difensore aveva saltato le ultime 23 partite di campionato. In quel periodo era stato in panchina 19 volte, non era stato convocato per due partite ed era stato squalificato per altre due. Tutte cose che adesso non contano più.