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Il Valencia affonda, Gattuso sente il terreno franare sotto i piedi: “Ma non mi dimetto”

La prestazione e la sconfitta in Coppa del Re hanno alimentato critiche nei confronti dell’ex tecnico di Milan e Napoli: “La squadra ha toccato il fondo, la partita è stata imbarazzante. Gli hanno dato una lezione di calcio”.
A cura di Maurizio De Santis
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Gennaro Gattuso in grande difficoltà, il Valencia affonda anche in Coppa del Re.
Gennaro Gattuso in grande difficoltà, il Valencia affonda anche in Coppa del Re.

La prestazione oltremodo negativa più della sconfitta (con tanto di eliminazione) in Coppa del Re. Il Valencia affonda: in campionato balla pericolosamente sulla zona retrocessione e adesso a peggiorare le cose è arrivata anche l'eliminazione dal trofeo nazionale per il ko in casa con l'Athletic Bilbao. Ci può stare ma il modo in cui è maturato il risultato (1-3) in favore dei baschi ha alimentato la sequenza di critiche molto dure nei confronti dell'allenatore.

"Valverde gli ha dato una lezione di calcio", ha scritto il quotidiano sportivo Marca parlando anche della "tempesta perfetta" che ha spazzato via la sua squadra. La disamina fatta da El Pais è stata ancora più severa: "Gattuso bloccato e senza soluzioni. È pieno di dubbi, ha tradito la sua idea di gioco e se stesso. La squadra ha toccato il fondo, la partita è stata imbarazzante".

Gennaro Gattuso sente il terreno franare sotto i piedi. Alla vigilia della gara, durante la conferenza stampa, era stato protagonista di un battibecco con un giornalista che gli aveva posto per l'ennesima volta una domanda sul mercato e sugli acquisti attesi. Dopo l'ennesima delusione al "Mestalla" e aver posto di nuovo le scuse ai tifosi per lo spettacolo offerto dalla sua squadra, s'è lasciato andare a parole esprimendo parole di grande amarezza.

Una frase in particolare ha colpito: "Non so se ho la forza per cambiare il gruppo, devo ascoltare". Un'affermazione sibillina che, secondo i media spagnoli, potrebbe essere l'anticamere delle dimissioni considerata l'impossibilità da parte del tecnico di riuscire a dare una sterzata alla stagione, invertire la rotta e risalire dalla picchiata prima che la squadra vada a schiantarsi. "Non mi dimetterò perché non è il mio stile – ha precisato subito l'ex di Milan e Napoli -. Prima devo parlare con i calciatore e vedere cosa ne pensano. Ho molto rispetto per la squadra".

Non adesso, non ancora o almeno non alzando bandiera bianca. È il messaggio chiaro da parte di Gattuso che preferisce pensare alle cose che ha ancora da fare, al lavoro, a come uscire da questa situazione così negativa.

Non penso se vado via oppure no, ma a preparare la prossima partita. Sono consapevole della situazione della squadra… la priorità non sono io, ma il club. Quando si gioca un quarto di finale come abbiamo fatto noi vuol dire che abbiamo toccato il fondo. Abbiamo giocato con la paura e quando una squadra fa una partita così devo chiedere scusa perché sono responsabile".

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