Il portiere della Moldavia svela cosa gli ha detto Haaland dopo averlo umiliato: “Non è colpa mia”

Un massacro calcistico, un'umiliazione sportiva: questa è stata Norvegia-Moldavia, finita addirittura 11-1. Una vittoria che anche grazie al larghissimo punteggio rende adesso un miraggio per l'Italia acciuffare il primo posto nel girone di qualificazione mondiali anche qualora gli azzurri dovessero battere gli scandinavi il prossimo 16 novembre a Milano: troppo grande il divario nella differenza reti (primo criterio dirimente in caso di arrivo a pari punti) per poter pensare di recuperarlo nelle residue gare. L'unico appiglio per evitare i playoff – che per noi evocano ricordi orrendi – è sperare che la Norvegia non vinca una delle sue partite mancanti contro Israele in casa ed Estonia fuori, concedendoci il sorpasso se noi invece vinciamo tutte le nostre (Estonia fuori, Israele in casa, Moldavia fuori e infine la stessa Norvegia in casa). Se la Norvegia vola, Erling Haaland è il suo braccio armato: l'implacabile bomber si è quasi scusato nel dopo partita col portiere moldavo Cristian Avram per avergli rifilato (solo lui) cinque gol.
Haaland incontenibile contro la Moldovia: ne segna cinque
Nel match di Oslo, l'attaccante del Manchester City ha realizzato la quinta tripletta per la sua nazionale tra l'11' e il 43′ del primo tempo, segnando poi altre due volte nella ripresa, al 52′ e all'83'. Haaland continua la sua marcia inarrestabile nell'Olimpo dei migliori marcatori della storia del calcio, non importa se vesta la maglia del City (già tre reti nelle prime tre presenze di questa stagione) o quella della Norvegia, con cui ha aggiornato il suo ruolino a 48 gol in 45 presenze.
"È una vergogna per noi. Non ho altro da dire", ha detto dopo il match il CT della Moldavia Sergey Kleshchenko, trovandosi a dover commentare la peggior sconfitta della storia della sua nazionale. È stata una serata durissima soprattutto per il portiere moldavo Cristian Avram, finito impallinato da ogni parte, ovviamente al di là delle sue colpe.
Il portiere moldavo Cristian Avram svela il dialogo con Erling Haaland: gli ha spiegato che non potevano fermarsi
Il 31enne estremo difensore, che gioca nella massima serie azera, ha svelato che Haaland dopo il fischio finale gli si è avvicinato per spiegargli come i criteri di qualificazione che attualmente premiano la differenza reti nei gironi e non gli scontri diretti abbiano imposto alla Norvegia – nel testa a testa per tenere ben lontana l'Italia – di non alzare mai il piede dall'acceleratore, senza alcuna pietà sportiva (come peraltro dovrebbe essere sempre e come avviene in altri sport come il rugby, dove anzi non fermarsi quando il punteggio è già largo è ritenuto la forma di rispetto più alto per gli avversari).
"Ho parlato con Erling – ha detto un abbacchiato Avram dopo la partita – Mi ha detto ‘non è colpa mia' e che doveva continuare a provare a segnare solo per via della differenza reti. Lo capisco. Guardatemi, cosa posso dire? Non morirò. Devo restare forte. Tra pochi giorni ho un'altra partita. Ma undici gol sono tanti…".