Il pagellone del calciomercato 2025: Juve e Roma regine nel silenzio, Inter e Milan timide

Una volta c’era l’uomo che non doveva chiedere mai, oggi ci facciamo per fortuna un sacco di domande ma continuiamo a voler imporre la nostra idea su un tema che dovrebbe invece essere lasciato macerare con il tempo, anche perché tanto poi qualcuno ce lo rinfaccerà. Quello che facciamo e non dovremmo fare è dare i voti al calciomercato delle squadre di Serie A. Ecco il pagellone dopo la sessione di trasferimenti estiva, che è conclusa ieri con l'ultimo giorno di trattative, con tanti dubbi atroci tutti intorno.
ATALANTA – 5
Perdere in una sola volta l’allenatore che ha fatto grande la squadra e il capocannoniere della scorsa stagione non è mai una scelta che si può considerare giusta. L’Atalanta sembra voler in parte restare quella che era e in parte rilanciarsi grazie a due acquisti offensivi, Krstovic e Kamaldeen Sulemana, più Musah dal Milan a centrocampo. Se Retegui sapeva quasi esclusivamente segnare (e dici poco), Scamacca sa fare tante altre cose, ma saprà fare i gol dell’italo-argentino? Per la Dea è stato un mercato molto povero dopo i fasti dello scorso anno. Il voto non può essere che mediocre: 5
BOLOGNA – 5,5
Serviva un centravanti che facesse molti gol ed è stato preso Immobile, ora infortunato ma probabilmente con una marcia in meno rispetto al passato. Ndoye e Beukema non si sostituiscono subito, meglio pensare al futuro con due 2003 come Vitik in difesa e Rowe in attacco. Heggem e Zortea sono due acquisti in sicurezza per la difesa. Anche in questo caso non si può dare la sufficienza a una squadra che ha visto partire due giocatori di grande livello: 5,5
CAGLIARI – 5
Hanno lasciato calciatori di sicuro affidamento come Zortea, Marin, Makoumbou e Piccoli, che la scorsa stagione, quasi in silenzio, ha segnato i suoi 12 gol. Sono perdite importanti per una squadra che deve salvarsi e che ha visto partire un altro punto di riferimento, l’allenatore Nicola. I due che dovrebbero dare qualcosa di nuovo sono Folorunsho e Sebastiano Esposito e non sembrano i calciatori capaci di far svoltare una squadra. Potrebbe diventare una bella presa Palestra, in prestito dall’Atalanta, interessante anche per il giro azzurro. Anche qui siamo nella mediocrità: 5

COMO – 7,5
Fabregas, su indicazioni del management guidato dal Presidente Mirwan Suwarso, ha chiesto calciatori ben selezionati: li ha voluti giovani, belli (da vedere in campo), creativi e coraggiosi. Jesus Rodriguez dal Betis, Nicolas Kühn dal Celtic, Jayden Addai dall'AZ Alkmaar, Ignace Van der Brempt in difesa dal Salisburgo aderiscono perfettamente a questo identikit. Aggiungiamoci poi il cervello di Baturina a centrocampo e soprattutto Jacobo Ramón, difensore di scuola Real con piedi da numero 10 e il piatto gourmet è quasi pronto. Serviva poi chi segna per destino o anche solo per combinazione, oltre che un goccio di esperienza in questi lidi. Prendere Morata è la ciliegina perfetta per questa squadra. Il voto è molto positivo: 7,5
CREMONESE – 7
Quando sali in A e devi lottare per non tornare di nuovo in B hai due possibilità: o prendi Di Francesco e cambi poco la squadra, oppure prendi Nicola e la scombini del tutto. La Cremonese ha deciso per la seconda opzione, comprando gente perfetta per il suo allenatore, ovvero calciatori d’esperienza nei ruoli chiave, Audero in porta, Baschirotto in difesa e Sanabria in attacco, ma anche giocatori con una spaventosa voglia di riscatto, come Martin Payero, Giuseppe Pezzella e Alberto Grassi. Negli ultimi giorni poi, il colpo che potrebbe dare la spinta decisiva a una squadra già calda, Jamie Vardy. Di regola a Nicola le ricette con questi ingredienti vengono molto bene e quindi il mercato è da premiare: 7
FIORENTINA – 6
Commisso ha pensato che il mercato florido dello scorso anno bastava e questa estate è stato parco, tranne che nel visual per il rinnovo di Moise Kean. Le urla più acute dalla gente viola sono arrivate per il ritorno di Dzeko in Italia, ma potrebbe andare a finire che gli acquisti quasi silenziosi di Sohm dal Parma e Lamptey dal Brighton diventino i più appetitosi. Fazzini, Viti e Piccoli sono chiamati a diventare definitivamente grandi, cosa che in Italia ci riesce sempre poco. Non avendo perso niente di eclatante (solo alcuni sprazzi di Colpani e Cataldi potrebbero mancare), il mercato viola è perfettamente sufficiente: 6

GENOA – 5
Pinamonti e De Winter lo scorso anno hanno tenuto dritta la barca in molte partite. Oggi il Genoa li perde entrambi e cambia completamente le sue idee: tutto dipenderà da una batteria di trequarti completamente nuova formata da Stanciu, Carboni e Grønbæk. Il rischio è molto alto per Vieira, anche perché perdere i due migliori calciatori dell’anno precedente non è il massimo. Il mercato è insufficiente, vediamo cosa può tirare fuori il francese dai tre 10 che schiera dietro la prima punta. Per adesso si prende un 5.
INTER – 6
Akanji al posto del Pavard quasi mai integro fisicamente è un upgrade. Bonny e Pio Esposito lo sono altrettanto come attaccanti di riserva al posto di Taremi e Arnautovic. Susic a centrocampo ha grandi idee e buoni piedi, Diouf si conosce poco. Messa così l’Inter potrebbe restare come era, con Akanji in difesa e per questo è almeno un po’ migliorata. Certo, uno pensa alla finalista della Champions League dello scorso anno e immagina che poteva comprare una grande mezzala, un centrale giovane e forte e un’altra seconda punta da 15 gol a stagione. Purtroppo le vacche non sono più così grasse e bisogna accontentarsi dei margini e in questo senso il mercato dell’Inter può essere almeno sufficiente: 6
JUVENTUS – 7,5
Il duo d’attacco Lautaro-Thuram è il migliore del campionato (il vero miglioramento dell’attacco del Napoli dipende da Lang e Hojlund). Ma la batteria della Juve formata da Vlahovic, David, Openda e Conceição supera tutti come completezza. Questi quattro hanno insieme potenza, fiuto del gol, rapidità, capacità di cambiare la partita in corsa e stamina. A questi poi aggiungici Zhegrova che fece impazzire i bianconeri con il Lille e, nel più totale silenzio la Juve ha costruito un’ottima squadra. Anche perché il grande acquisto difensivo è il ritorno di Bremer, mentre a centrocampo si spera in una netta crescita dell’altro Thuram. Senza sbattersi per niente, la Juve fa un mercato ottimo: 7,5.

LAZIO – SV
La Lazio non poteva fare mercato e non l’ha fatto. Poteva però dare di nuovo a Maurizio Sarri una squadra perfetta per il 4-3-3. Ha fatto anche questo e i risultati potrebbero essere comunque positivi. SV
LECCE – 5
Se la Cremonese ha scelto l’opzione “salviamoci cambiando tutto con Nicola”, il Lecce ha preferito invece andare su quella “salviamoci cambiando poco con Di Francesco”. Perdere Krstovic e Baschirotto là in basso nella classifica fa male. Chissà se Camarda può diventare davvero un craque e Sottil fare la sua migliore stagione in carriera. Così il mercato sarebbe positivo, ma i “se” sono molto grossi, quindi il mercato scende di livello: 5
MILAN – 6
Perdere tre fra i migliori giocatori della rosa (Theo, Thiaw e Reijnders) è una disdetta, per cui il Milan ha deciso di giocare forte: scegliamo Allegri e diamogli in mano una squadra completamente nuova. Dopo lo scombussolamento generale, questo Milan andrà a dipendere dalle scelte fatte per il centrocampo: se Modric, Jashari e Rabiot prendono in mano le partite, soprattutto il loro ritmo, allora i rossoneri possono divertire e vincere. In attacco Vlahovic avrebbe cambiato tutto, mentre Nkunku può essere una bella presa se si immerge subito nel calcio italiano. Detto delle perdite e degli acquisti, sarebbe meglio non scommettere sul Milan e salomonicamente rifugiarsi nella sufficienza d’attesa: 6
NAPOLI – 7
Conte ha voluto un Napoli B e De Laurentiis gliel’ha comprato, sostituendo in emergenza anche il centravanti Lukaku con uno di migliori attaccanti acquistabili in last minute come Hojlund. Kevin De Bruyne è Kevin De Bruyne, tautologia in cui ognuno ci trova quello che vuole, ma chi si preoccupa del talento e delle idee è fuori strada. Le uscite sono secondarie, dato che Raspadori non può giocare in un attacco a tre ma, nonostante le affluenze, il mercato complessivo del Napoli resta legato a un giocatore di cui si parla poco: se Noa Lang diventa una specie di Kvara, allora si vira verso l’8, altrimenti restiamo su un 6,5 di grande quantità, perché va a finire che dei nuovi nelle partite che contano non gioca titolare quasi mai nessuno. Per adesso la media è 7.

PARMA – 6,5
Prima di tutto l’allenatore, il classe 1995 spagnolo Carlos Cuesta e, in base alle sue indicazioni, acquisti molto mirati: un centrale dalle buone idee e dall’ottimo piede come Abdoulaye Ndiaye dal dal Troyes, un altro che si attacca all’uomo, come Mariano Troilo dal Belgrano e un pensatore di centrocampo come Christian Ordoñez dal Vèlez Sarsfield. L’uscita più pesante può essere quella di Sohm passato alla Fiorentina, mentre la perdita Bonny potrebbe anche essere in parte attutita da Cutrone. Giovanni Leoni era fuori scala per il Parma e quando arriva il Liverpool con i soldi c’è poco da fare. Il Parma ha venduto buoni calciatori a prezzi alti (anche Man al PSV per 8,5 milioni), incassando tanto e comprando profili desiderati dal nuovo tecnico. Un calciomercato così è da premiare per la coerenza e la capacità di guadagnare bene: 6,5
PISA – 6
Anche il Pisa, come la Cremonese, ha cambiato tantissimo, acquistando calciatori di categoria, senza puntare a nomi grossi. Di regola è il classico mercato di chi vuole salvarsi in A, miscelando il grande vecchio come Cuadrado alla gioventù di Lusuardi, le sicurezze che ti possono dare Aebischer e Nzola alle sorprese attese nelle "uova" Stengs e, perché no, Lorran, 2006 dal Flamengo. Raul Albiol è un acquisto molto interessante che fa pendere la bilancia verso la sufficienza: 6
ROMA – 7,5
L’obiettivo della Roma è far diventare i migliori del campionato nel proprio ruolo Konè e Soulé. Se questo avviene, la Roma svolta, ma per non stare con le mani in mano i giallorossi hanno preso un difensore potenzialmente gasperiniano come Ghilardi, un esterno a tutta fascia già evidentemente pronto per la A come Wesley, una mezzala di classe come El Aynaoui e il nuovo centravanti, l'irlandese Evan Ferguson. Negli ultimi giorni hanno aggiunto anche Tsimikas dal Liverpool e Ziółkowski dal Legia Varsavia, due acquisti di livello alto. Non si sa quanto potrà dare Bailey, però la squadra per Gasp c’è eccome. Voto: 7,5

SASSUOLO – 6,5
Squadra che ha puntato sulla potenza fisica di Matic, Pinamonti e Walukiewicz per reggere gli urti della vita in serie A. Alla fine è rimasto anche Laurienté, per cui le uscite sono state quasi nulle. Un mercato buono, da 6,5, ma non è detto che basti.
TORINO – 5
Il Toro ha giocato la carta della rivincita e spera che sia una molla sensata per la sua stagione, altrimenti si mette male. Ha scelto calciatori con poco spazio nei club che lottano per lo scudetto, Simeone e Ngonge dal Napoli e Asllani dall’Inter per guidare una squadra che è sempre lì fra la medietà e la mediocrità. Intanto però ha venduto il portiere che dava grande sicurezza al reparto, il suo giocatore più “educato” a centrocampo, Ricci, e anche una punta che in serie A qualche gol lo fa, Sanabria. Messo così il mercato è da 5, ma può scendere anche più giù.
UDINESE – 6,5
Il mercato dell’Udinese è difficilmente giudicabile alla fine della sessione stessa. Si valuta davvero a due, addirittura tre anni di distanza, quando tutti i calciatori entrano in un regime di ambientamento al contesto e alla serie A. Da quel che si è visto nelle prime gare di questo campionato, le due mezzali, Atta dal Metz e Piotrowski dal Ludogorec andranno a rinverdire la tradizione dei calciatori affidabili che l'Udinese sforna in continuazione. Altri acquisti pienamente affidabili sembrano essere anche Bertola in difesa e Buksa come attaccante di scorta. Poi ci sono le scommesse, che spesso all'Udinese riescono: Lennon Miller è tutto da capire, così come Saba Goglichidze è tutto da scoprire a questi livelli. Zaniolo è la scelta finale per avere un calciatore a cui affidarsi se gli altri iniziano a scricchiolare. Le vendite sono state molto utili per le casse della società, senza perdere niente di vitale (forse solo la creatività però intermittente di Thauvin oggi non è stata sostituita). Il mercato è almeno da 6,5.

VERONA – 5,5
Il Verona invece ha venduto “forte”, smontando prima di tutto la difesa, con gli addii di Ghilardi, Coppola e Dawidowicz, Due giocatori come Tchatchoua e Duda sono stati allo stesso modo importanti lo scorso anno, ma la squadra sembra però comunque di discreto livello grazie ad acquisti di buono spessore. Per quello che abbiamo visto fino a questo momento, Nelsson dal Galatasaray e Nunez dal Celta Vigo in difesa sono giusti per la nostra serie A, a centrocampo bisogna affidarsi a chi già c'era, sperando in un salto di livello di Serdar e Suslov, mentre in attacco qualcosa di interessante si è visto in Giovane, nuovo acquisto dal Corinthians, che ha fatto vedere una tecnica e una visione di gioco molto brasiliana, si spera non subito spenta dalle scelte tattiche troppo italiane. Difficile dare la sufficienza a oggi, per cui restiamo con un cauto 5,5.