Il Napoli sfrutta una regola poco conosciuta della Champions per riempire il vuoto di De Bruyne

Romelu Lukaku inserito nella lista UEFA del Napoli per poter prendere parte alle ultime partite dalla fase campionato di Champions League. Ma come è possibile? Big Rom è tornato ad allenarsi in campo mostrando grande impegno per rimettersi a disposizione di Conte dopo l'infortunio rimediato ad agosto che gli ha fatto saltare quasi tutta la prima parte di stagione. Per questo motivo il Napoli è riuscito a metterlo in lista per le prossime partite di Champions degli azzurri contro Copenaghen e Chelsea ma non contro il Benfica.
Gli azzurri hanno sfruttato la nuova regola emanata dalla Uefa a settembre a pochi giorni dall'inizio della competizione 2025-2026. In pratica il comitato esecutivo aveva approvato la possibilità affinché ogni club potesse sostituire un giocatore infortunato di lungo corso con un altro inizialmente fuori lista. Ecco perché il Napoli allora è riuscito a cambiare De Bruyne, fuori per diversi mesi, proprio con il rientrante Lukaku che a sua volta era stato escluso a inizio stagione.

Si tratta di una regola poco conosciuta dato che in tema di liste la Uefa negli anni passati è sempre stata molto rigida. Nella nota diramata a settembre si legge: "Il Comitato Esecutivo ha approvato un emendamento ai regolamenti delle competizioni per club maschili UEFA 2025/26 che consente la sostituzione temporanea di un massimo di un giocatore di movimento in caso di infortunio o malattia di lunga durata durante la fase a gironi, fino alla 6ª giornata inclusa", si legge nella nota ufficiale.
Proprio questo punto è diventato fondamentale per il Napoli. Il club azzurro non aveva Lukaku a disposizione per la sfida di questa sera contro il Benfica valida appunto per il sesto turno, ma per attivare questa regola ha dovuto lo stesso inserire l'attaccante belga. Il termine ultima era proprio quello precedente alla partita con la squadra portoghese. La Uefa però prima di dare il via libera ha dovuto fare le dovute verifiche sull'infortunio di De Bruyne e capire quali fossero i tempi di recupero.
Il Napoli ha dunque dovuto fornire tutta la documentazione relativa all'infortunio dell'ex Manchester City e la Uefa potrebbe aver avuto l'esigenza di richiedere anche un ulteriore supplemento d'indagine sulla cartella clinica del giocatore. Una volta appurato che la durata minima dell'infortunio rispettava i 60 giorni prestabiliti dall'introduzione della nuova regola si è potuto dare il via libera all'inserimento di Lukaku nella lista Uefa. A seconda delle sue condizioni poi Conte capirà se utilizzarlo contro il Copenaghen o il Chelsea.