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Il Milan lo insegue, Rangnick frena: a che punto è la trattativa per il nuovo tecnico

Ralf Rangnick è il nome in cima alla lista delle priorità del Milan per la prossima stagione. Una figura manageriale che curi l’aspetto tecnico e rivesta il ruolo di “direttore sportivo” incidendo nelle scelte di mercato e nella gestione del budget a disposizione. “Nessun accordo, solo contatti”, ha ammesso il tedesco. Ecco a che punto è la trattativa.
A cura di Maurizio De Santis
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Ralf Rangnick è il profilo che il Milan ha individuato per rifondare la squadra. Non solo un allenatore ma un manager che, oltre a occuparsi dell'area tecnica, sa come gestire il budget a disposizione per fare mercato. Una sorta di direttore sportivo "ombra" che non tratta direttamente ma – d'accordo con la società – traccia strategia, obiettivi e calciatori funzionali al suo piano. Una rivoluzione – l'ennesima – in casa rossonera dopo l'addio a Zvonimir Boban e all'incertezza legata alla permanenza di Paolo Maldini che con il croato ha condiviso il fallimento della stagione attuale (a cominciare dalla scelta di Marco Giampaolo, allontanato dopo poche giornate).

L'ex tecnico del Lipsia, oggi a capo del progetto sportivo del gruppo Red Bull, resta il candidato numero uno ma se fino a qualche settimana le parti erano molto più vicine adesso – complice l'impatto economico dell'emergenza coronavirus – la situazione sembra cambiata. Non è compromessa ma l'operazione ha subito una brusca frenata. Quelle certezze economiche che il (possibile) neo-manager chiedeva sono state rimesse in discussione dalla necessità da parte del club di tamponare i mancati introiti e al tempo stesso non discostarsi dal piano di risanamento imposto dalla Uefa.

Questione di vil denaro? Non esattamente, perché – in base a quanto raccolto da Sky Sport – Rangnick non fa richieste esose sull'ingaggio ma vuole garanzie quanto alla capacità di incidere sulle scelte di mercato. Ecco perché le sue parole a MDS non hanno un valore del tutto negativo.

Non c’è niente di vero su un mio accordo già raggiunto con il Milan – ha spiegato -. Con i rossoneri ci sono stati dei contatti in passato ma niente di concreto.

A che punto è la trattativa tra le parti? Il canale è stato riaperto ma servirà ancora del tempo per trovare un'intesa definitiva oppure arrivare a dirsi addio. Il corteggiamento del Milan va avanti da mesi e, almeno fino a prima che scoppiasse la pandemia, c'era cauto ottimismo sul buon esito della transazione.

Che succede se Rangnick dice no? Il Milan lavora anche per non farsi trovare spiazzato. Sono due i nomi sul taccuino dei rossoneri: il primo è Marcelino, ex allenatore del Valencia il cui nome era emerso nell'imminenza dell'esonero di Giampaolo, il secondo è Unai Emery, ex Arsenal che l'ad Gazidis conosce bene.

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