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Il futuro del Milan è nei dettagli, Pioli: “Fanno la differenza per vincere anche in Champions”

Stefano Pioli non si fida dell’Atletico Madrid di Simeone che arriverà martedì sera a San Siro per la Champions League: “Dove non arriva l’esperienza deve arrivare il nostro entusiasmo. Per giocare a questi livelli i particolari sono fondamentali, così come la concentrazione e la tecnica. Florenzi e Kjaer? Decideremo domani”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Milan si appresta al debutto stagionale in Champions League davanti al proprio pubblico, a San Siro. Ospite d'onore, l'Atletico Madrid di Diego Simeone, campione di Spagna che nel Girone B ha steccato la prima gara facendosi sorprendere dal Porto sul pareggio. Meglio del Milan che da Liverpool è tornato con una sconfitta, di cui Pioli va in parte orgoglioso: "Ci hanno puniti al primo errore. Che ci serva di esempio per il futuro".

Il futuro del Diavolo passa anche dai sentieri tortuosi e ricchi di insidie che, soprattutto in Europa, accompagneranno questo giovanissimo Milan, in cerca di conferme immediate per prendere sempre più coscienza delle proprie qualità. Non sarà gara facile, l'Atletico sa che non potrà fallire sia per non rimettere in corsa il Milan, sia per confermarsi tra le più quotate in campo europeo: "Non mi fido quando mi si dice che sono in difficoltà, sono una squadra forte, ben allenata, esperta", ricorda Pioli.

Il tecnico rossonero guarda però più in casa propria che in quella altrui e si sofferma su ciò che manca ai suoi giocatori per restare a livelli altissimi, come richiede la Champions League: "Bisogna lavorare sui dettagli, fanno la differenza. Prendiamo i gol di Liverpool, ci hanno punito al nostro primo errore. Ci serva da lezione ed esperienza"

Bisogna alzare l'asticella per rimanere a competere con squadre molto forti e i particolari fanno la differenza: serve giocare di qualità e di tecnica, restando concentrati sempre per tutti i 90 minuti.

Quale Milan scenderà in campo domani sera contro l'Atletico, si deciderà nelle rifiniture a ridosso di partita: "Giroud ha giocato 45 minuti a La Spezia e sono serviti per ridargli gamba, migliorerà la condizione solamente continuando a giocare. Florenzi e Kjaer sono sotto osservazione, si deciderà più avanti". Poi, il pensiero al top player del momento, Theo Hernandez che aveva risolto quasi da solo la gara contro il Venezia, subentrando nella ripresa: "La sua crescita è sotto gli occhi di tutti, le sue qualità offensive sono conosciute, ma sta raggiungendo livelli molto alti nella fase difensiva".

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