Il drammatico terremoto in Marocco scuote lo sport mondiale, i più grandi campioni scendono in campo
Oltre duemila morti, una tragedia immane, un Paese in ginocchio. Da venerdì 8 settembre in Marocco si sta vivendo un incubo a occhi aperti dopo il terrificante terremoto che ne ha devastato la terra. Di fronte a quanto accaduto anche il mondo dello sport non è rimasto estraneo e stanno sempre più aumentando iniziative di solidarietà, che vedono in prima linea i campioni più rinomati dei vari sport.
A mobilitarsi per primi e a dare l'esempio migliore è stata la stessa nazionale marocchina di calcio, riunita per affrontare le partite di qualificazione per la prossima Coppa d'Africa e ritrovatasi a lottare contro il dramma popolare. Tutti i giocatori, capitanati dal ct e da una delle stelle più conosciute a livello internazionale, Achraf Hakimi, si sono presentati nell’ospedale di Agadir, città che avrebbe dovuto ospitare le gare e tra quelle colpite dal terremoto, per donare il proprio sangue per coloro che sono rimasti feriti dal sisma.
Un gesto che non è rimasto solitario, mentre il tam-tam della notizia raggiungeva tutte le parti del globo che ha mostrato immediata solidarietà e manifestazioni di sostegno verso la popolazione marocchina. Tra le tante iniziative è stato coinvolto direttamente anche Cristiano Ronaldo: il Pestana CR7 Marrakech, hotel a quattro stelle di proprietà del fenomeno portoghese oggi in forza in Arabia Saudita, ha deciso di dare ospitalità nella hall a diversi sfollati, come primo rifugio, nella zona della capitale marocchina a soli 70 chilometri dall'epicentro del sisma.
Da campione a campione, il passo è breve e anche Lionel Messi dal ritiro argentino della Nazionale campione del Mondo non ha voluto far mancare il proprio sostegno: "Le mie condoglianze a tutte le famiglie delle vittime del terremoto in Marocco e tutta la forza per i feriti e le persone colpite da questo terribile disastro", ha scritto su Instagram la Pulga oggi all'Inter Miami in America. E anche negli altri sport, c'è chi non si è di certo tirato indietro sfruttando la propria immagine e notorietà per mantenere alta l'attenzione sul dramma. Così anche l'iridato del ciclismo, Remco Evenepoel si è fatto avanti, colpito da vicino per le sorti della famiglia della moglie Oumi, di origini marocchine, mostrando al mondo durante la Vuelta di Spagna, la bandiera del Marocco.
Anche nel mondo del rugby c'è chi si è già mobilitato e chi lo farà, approfittando della popolarità e della visibilità dei Campionati del Mondo di Rugby che si stanno svolendo in questi giorni in Francia, Nazione da sempre legata a doppio filo col Marocco: nelle prossime gare in cui scenderanno in campo i Bleus della palla ovale non mancheranno nuove dimostrazioni pubbliche di vicinanza.