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Diego Armando Maradona morto a 60 anni

Il cuore di Maradona pesava il doppio rispetto a quello di una persona normale

L’autopsia sul corpo di Diego Armando Maradona, deceduto per un “edema polmonare acuto secondario a insufficienza cardiaca cronica esacerbata”, è stata fondamentale anche per dei prelievi che saranno utilizzati per gli esami istopatologici. Ora i tessuti del campione, ma anche il cuore di dimensioni eccezionali, saranno oggetto di analisi per capire cosa sia successo al Pibe nelle ultime ore di vita.
A cura di Marco Beltrami
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Diego Armando Maradona ha consumato alcol, droghe o altre sostanze nelle ore precedenti alla sua morte? È quello che si cercherà di appurare nelle prossime ore, attraverso una serie di esami su quanto raccolto dai medici legali durante l'autopsia del Pibe de Oro. A tal proposito si analizzeranno, sangue, urine, tessuti, tamponi e persino il cuore del campionissimo che secondo gli addetti ai lavori era di un peso doppio rispetto a quello di una persona normale.

I medici legali che hanno effettuato l'autopsia di Diego Armando Maradona, hanno concluso che il campionissimo è morto a causa di un "edema polmonare acuto secondario a insufficienza cardiaca cronica esacerbata", con tanto di "cardiomiopatia dilatativa", riscontata sul suo cuore. Adesso tutto quello che è stato prelevato durante i primi esami sul corpo dell'ex numero 10, saranno oggetto di "indagini" per capire se nelle ultime e a quanto pare "misteriose" ore Maradona abbia fatto ricorso a sostanze "proibite" o meno. Studi tossicologici dunque, e studi istopatologici, con l'analisi dei tessuti, anche degli organi e dei capelli per avere un quadro completo della situazione.

Il tutto si svolgerà presso la sede della Soprintendenza della Polizia Scientifica della polizia di Buenos Aires nella città di La Plata. Lì sotto gli occhi di due dei pubblici ministeri che seguono il caso, saranno aperti i contenitori con i campioni da analizzare, e raccolti al momento degli esami sul corpo di Maradona. Anche il suo cuore sarà oggetto di esami dettagliati, dopo che i medici forensi che hanno effettuato l'autopsia, ne hanno riscontrato al momento dell'estrazione dimensioni eccezionali: soffrendo infatti di "cardiomiopatia dilatativa", il muscolo cardiaco del Pibe pesava più di 500 grammi, ovvero circa il doppio di uno normale.

Nello specifico sarà oggetto di esami, il "sistema di conduzione" cardiaco, ovvero quello che permette di trasmettere gli stimoli elettrici che permettono al cuore di contrarsi. Grazie alla capillare analisi dei tessuti e dei prelievi, effettuati di urina, sangue e tamponi nasali si cercherà di capire quello che era lo stato dell'indimenticato Pibe, con i risultati che potrebbero essere molto utili per l'indagine che sta cercando di ricostruire quanto accaduto nella notte tra martedì e mercoledì scorso, e per evidenziare eventuali responsabilità nella morte della leggenda.

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