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Il compleanno speciale di Gianluca Vialli: “Il giorno ideale per festeggiare”

Oggi Gianluca Vialli compie 57 anni. “Il giorno ideale per festeggiare il compleanno”, scrive Roberto Mancini nel tweet di auguri dedicato al “bomber e fratellino”. Le parole usate dall’amico, ex compagno di squadra e ct della Nazionale italiana spiegano bene qual è il filo rosso che li ha tenuti legati anche quando la vita è sembrata a un certo punto impugnare le forbici per tagliare di netto quell’amicizia così lunga.
A cura di Maurizio De Santis
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Mancini e Vialli insieme. Prima e dopo. E non veniteci a dire che certe cose nel calcio non contano più. O che contano meno dei soldi. Nelle difficoltà ti aggrappi a ciò che sei e sei sempre stato. Bobby gol e il suo "bomber fratellino" si presentano dinanzi all'imponenza di Wembley per regolare quel conto in sospeso con la storia che quasi 30 anni fa li vide a un passo dal sogno con la maglia della Sampdoria addosso.

Oggi Luca compie 57 anni e le parole usate dall'amico, ex compagno di squadra e ct della Nazionale italiana per fargli gli auguri spiegano bene qual è il filo rosso che li unisce, che li ha tenuti legati anche quando la vita è sembrata a un certo punto impugnare le forbici per tagliare di netto quell'amicizia così lunga.

Il tumore, la paura, le cure che ti schiantano, l'ansia di non farcela, la guarigione che ti fa sentire un miracolato, il ritorno alla normalità e adesso l'opportunità di assaporare il gusto che c'è, fino in fondo al bicchiere. L'immagine di Vialli che fa un balzo dalla sedia e corre in campo ad abbracciare Mancini è da conservare e mostrare ai ragazzi. Una storia da raccontare quasi fosse una favola. Crederci non è da stupidi né da inguaribili romantici ma insegna a sognare. E non servono frasi difficile per spiegarla, la vita ne ha già scolpito la cornice. "Un giorno ideale per il compleanno", dice ‘Mancio' nella vigilia più lunga che conduce alla finalissima degli Europei contro l'Inghilterra. Il 9 luglio del 2006 l'Italia di Lippi tingeva d'azzurro il cielo sopra Berlino e conquistava la Coppa del Mondo in Germania. Magari tocca a loro, con un altro trofeo.

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Londra li attende ancora una volta. Vi arrivano dall'altra parte della barricata. Oggi guardano il rettangolo verde effetto ‘palla da biliardo'  da un'altra prospettiva e, magari potessero, calzerebbero le scarpette per dare tutto e gettare il cuore oltre l'ostacolo. Mancini e Vialli a Wembley ci sono stati anche nell'esperienza di allenatore. Luca ci ha vinto un paio di trofei quand'era al Chelsea (FA Cup e Coppa di Lega) e domenica può fare tris. Lui e suo "fratello" Roberto saranno ancora l'uno affianco all'altro, nel giorno dei giorni.

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