Il Como batte la Lazio con i capolavori di Nico Paz, il Cagliari acciuffa la Fiorentina al 94°

Como–Lazio 2–0, Cagliari–Fiorentina 1–1 sono i risultati delle partite di Serie A giocate oggi alle 18:30. Prima giornata amara per la squadra di Maurizio Sarri che in riva al Lago fa naufragio, sballottata a destra e a manca dal rollio provocato dal moto impetuoso dei lariani trascinati dal "solito" Nico Paz: è dai suoi piedi che parte l'assist al bacio servito a Douvikas perché la butti dentro nella ripresa ed è l'ex Real Madrid a tracciare col pennello una punizione bellissima, quella del raddoppio. Ma i lombardi avrebbero meritato il vantaggio già nella prima frazione alla luce di quanto s'è visto, del gioco prodotto a memoria, dell'interpretazione data al match secondo l'identità che Fabregas ha cucito addosso al suo gruppo, della personalità che ormai li contraddistingue. Non è più una rivelazione, semmai una conferma.
L'unica pecca? Non essere riusciti a trovare prima la "botta" del ko che avrebbe messo il cappello sul match. Tant'è che la rete del pareggio di Castellanos nel secondo tempo arriva come una doccia fredda e ha l'effetto di un colpo basso rispetto alla trama dell'incontro. Piccolo brivido per il consulto Var poi arriva la decisione comunicata dall'arbitro Manganiello (prima volta in Serie A): il gol non è valido (la posizione di partenza dell'attaccante è di offside), risultato al sicuro nonostante il tentativo da parte di Sarri di cambiare il corso della sfida con i cambi. Entra anche Morata nel Como, che sfiora il raddoppio dalla distanza.

Cuore e carattere regalano ai sardi un punto insperato ma meritato: in casa, contro la viola, bagnano con un pareggio il debutto in panchina dell'ex calciatore oggi 39enne, Fabio Pisacane. A conti fatti, l'1-1 sembra essere il risultato più giusto per il Cagliari che era andato vicinissimo al gol con l'ex centrocampista del Napoli, Folorunsho: nel primo tempo viene fermato da De Gea e da Gosens sulla linea di porta. Nella ripresa ci hanno provato Borrelli e Luvumbo ma senza fortuna. Pioli ha il merito di indovinare la mossa giusta, inserendo Mandragora. Al primo tiro in porta passano gigliati: Gudmundsson crossa in area proprio per Mandragora, che anticipa di testa Mina e la gira alle spalle di Caprile dopo aver centrato il palo. Nel finale De Gea salva il risultato su conclusione di Gaetano. Ma in pieno recupero, al 94°, ci pensa Luperto di testa a realizzare il pareggio