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Il calciomercato del Monza penalizzato dal regolamento: “Abbiamo un grande problema”

Il Monza dovrà agire con prudenza durante il calciomercato. I brianzoli non hanno in rosa giocatori cresciuti nel proprio vivaio (4 sono obbligatori nella lista da presentare alla Lega di Serie A) e quindi Galliani dovrà optare per una strategia diverse e…dispendiosa.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Monza giocherà in Serie A per la prima volta nella sua storia. I branzoli sono stati protagonisti assoluti degli ultimi playoff battendo il Pisa in una finale a dir poco emozionante. La squadra di Stroppa è riuscita ad avere la meglio realizzando così il sogno di Adriano Galliani di riportare il club in massima serie. Silvio Berlusconi a fine partita aveva subito fatto capire che avrebbe allestito una squadra importante per consegnare nelle mani del proprio allenatore una rosa competitiva e all'altezza della categoria. E in effetti fino a questo momento il mercato sta dando ragione all'ex presidente del Milan. In due giorni il Monza ha infatti chiuso tre operazioni importanti: Ranocchia, Cragno e adesso anche Carboni dal Cagliari per 4,5 milioni di euro. Nel frattempo si registra una presunta offerta per il cartellino di Andrea Pinamonti da 15/20 milioni di euro.

Cifre importanti che mettono in evidenza la volontà della società di consegnare già prima dell'inizio del ritiro a Stroppa una rosa quasi pronta per poterci già iniziare a lavorare. Galliani però deve far fronte a un problema non di poco conto che imporrà all'ex dirigente rossonero delle scelte di mercato obbligate. Nel Monza infatti non ci sono giocatori cresciuti nel vivaio, in contrasto con il regolamento che invece sottolinea come i club, nella rosa dei 25 giocatori selezionati, dovrà inserire 8 giocatori cresciuti in un vivaio affiliato alla federazione nazionale, e 4 di questi devono essersi formati all’interno dello stesso club. Ecco, Galliani non ha giocatori cresciuti nel Monza. L'unica è Matteo Pessina dell'Atalanta ma l'operazione per un suo acquisto appare molto difficile. Ecco perché dovrà attuare un piano B che non dia problemi alla società.

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"I calciatori che non hanno compiuto 21 anni di età al 1° gennaio dell’anno in corso possono scendere in campo pur se non inseriti nella lista". Il Monza si appellerà proprio a questo per far fronte a questo problema. In pratica dovrà inserire nella rosa della squadra che affronterà il prossimo campionato di Serie A giocatori nati dal 2000 in poi. Non un problema di poco conto dato che giocatori di questa età, già pronti per affrontare il massimo campionato italiano, presumono inevitabilmente investimenti importanti. Galliani aveva già sottolineato questo aspetto qualche settimana fa all'uscita dell'Assemblea di Lega di serie A:

"Il Monza ha un grande problema: la lista di Serie A è fatta di 21 giocatori, 4 italiani, 4 del vivaio – ha detto – Non abbiamo nessuno del vivaio, l'unico sarebbe Pessina. Questo però non vuol dire che lo prenderemo. Vuol dire che dovremo prendere tanti giocatori nati dal 2000 in poi che possano fare i titolari".

Un giocatore in rosa ci sarebbe già ed è stato un grande protagonista dell'ultimo campionato di Serie B vinto dalla squadra di Stroppa. "Pirola è un 2002, italiano e pure brianzolo – ha detto – Per Vignato del Bologna invece ci siamo portati avanti e abbiamo preso il fratello". Insomma, fra un colpo e l'altro, Galliani dovrà anche attingere da giovani di talento pronti già a giocare in Serie A. Carboni del Cagliari, classe 2001, è l'esempio lampante di questa campagna acquisti particolare che dovrà portare avanti il Monza.

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