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Il blackout di Barak, chiede aiuto in diretta: “Non lo so… come è arrivato?”

Antonin Barak è stato il grande protagonista della vittoria del Verona sul campo del Sassuolo. Dopo la sua tripletta, nel corso di un’intervista, il giocatore ha un autentico blackout: “Non lo so…come è arrivato?”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Antonin Barak è stato il grande protagonista della vittoria del Verona sul campo del Sassuolo. Il centrocampista dell'Hellas è stato autore di una tripletta che ha lanciato completamente la squadra di Tudor in classifica, ora ferma a 30 punti al decimo posto. Il centrocampista ceco ha parlato della sua performance ai microfoni di DAZN al termine della sfida del Mapei Stadium. Il giocatore si è detto soddisfatto per la vittoria esaltando anche le qualità del Sassuolo: "Sono contento per la squadra, tre punti importanti contro il Sassuolo con cui abbiamo sempre perso perché sono bravi, è un'ottima squadra – ha detto – Sono contento della tripletta perché mi fa piacere giocare e mi dà tante soddisfazioni ed emozioni, il calcio è bellissimo".

Il giocatore guarda già oltre al prossimo obiettivo personale. Con i suoi tre gol è diventato il primo centrocampista del Verona nella storia a segnare una tripletta. "Doppia cifra? Voglio farla – ha detto il giocatore – Oltre alla salvezza possiamo ambire a qualcosa in più e pensare che dobbiamo concentrarci per il nostro lavoro durante la settimana ed impegnarci sempre, dipende da tante cose. Sono molto contento del nostro percorso".

Al termine dell'intervista, a Barak viene rivolta una domanda che manda in crisi il giocatore: "Sei stato più freddo sul rigore o sul terzo goal? – a quel punto il giocatore si volta e gira lo sguardo nei confronti dell'addetto alla comunicazione del Verona – Non lo so come è arrivato il terzo gol (prima che qualcuno gli ricordasse di aver segnato con lo ‘scavino' ndr) – Sì, il terzo". Il giocatore è stato vittima di un autentico blackout, un vuoto di memoria, che è riuscito a colmare solo grazie a un intervento esterno: "Anche il rigore quando ho visto che è andato lì avevo un po' di paura, pensavo potesse pararlo il portiere, ho avuto anche fortuna".

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