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Il bilancio del Tottenham è disastrato, 838 milioni di debiti: “Ma restiamo ambiziosi”

Davanti all’ultimo bilancio in rosso, con perdite vicine ai 100 milioni, il presidente del Tottenham ha svelato i motivi per cui restare ottimisti. Tra cui c’è Antonio Conte.
A cura di Alessio Pediglieri
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La pandemia da coronavirus ha lasciato il segno un po' ovunque nel mondo del calcio che, da quando si è palesata, è finito nell'occhio del ciclone di una involuzione da cui sta provando a riemergere. Con tantissime difficoltà per la recrudescenza del proliferarsi del virus nelle ultime settimane. A farne le spese, anche le società che hanno subito l'impatto tremendo a livello finanziario, con la falla dei bilanci che è esplosa in tutta la sua violenza. Coinvolgendo anche un mercato storicamente ‘ricco' come quello inglese della Premier League. A dimostrazione di ciò, anche l'ultimo bilancio del periodo 2020/2021 presentato dal Tottenham che ha evidenziato un rosso importante e delle perdite ingenti.

Conti alla mano, il presidente dei londinesi Daniel Levy ha mostrato la situazione difficilissima del club a conseguenza dell'esercizio 2020/2021, chiuso lo scorso giugno, pesantemente in negativo: 95 milioni in totale di perdite, oltre 800 milioni di debiti. Numeri impressionanti che, però, a confronto di quanto hanno dichiarato alcune nostre società appaiono incredibilmente contenuti. Poche settimane fa, infatti, sono stati presentati anche i bilanci di alcune delle principali realtà della nostra Serie A e il "rosso" era ben più pesante e impressionante: la Juventus ha dichiarato 210 milioni di perdita,l'Inter addirittura 245 milioni in totale.

Un'implosione finanziaria davanti alla quale Levy ha mostrato comunque fiducia e ottimismo: "Rimaniamo inesorabilmente ambiziosi e siamo determinati a conquistare nuovi trionfi e rendere orgogliosi i nostri sostenitori. Abbiamo fatto fin qui molta strada e ancora altrettanta ne faremo tutti insieme". Ma da dove nasce questa fiducia da parte del presidente degli Spurs? Presto detto. Se da un lato la pandemia ha colpito il Tottenham come e più di altri club proprio in un momento cruciale di rilancio, dall'altro ha fatto sì che mai più si potrà verificare una situazione simile perché il club ha investito pesantemente nelle infrastrutture che – nel lungo periodo – potranno solo restituire entrate economiche continue.

Da un punto di vista storico-sportivo l'esplosione del Covid-19 non poteva essere che peggiore. Il Tottenham nel 2019 aveva investito nella ristrutturazione dello stadio di proprietà e proprio nel momento in cui aveva concluso i lavori, pronto a raccoglierne i frutti, nel 2020 è scoppiata la pandemia con tutto ciò che ne è conseguito: entrate ridotte a zero, impianti inutilizzabili, problemi con gli sponsor e spese rimaste costanti. E l'"Hotspurs Stadium" trasformato in un enorme ospedale da campo.

Adesso che l'impatto pandemico peggiore sembra essere passato, sono proprio gli investimenti fatti a diventare il volano della ripresa, avendo "costruito per il futuro", senza più fermarsi: "Dopo aver completato il nostro nuovo centro di allenamento, "The Lodge", e il nostro stadio, non staremo fermi. Continueremo a innovare e garantire le esperienze più eccezionali per giocatori, tifosi e visitatori. Per il futuro, quindi, la nostra strategia è chiara: individuare e generare entrate da investire in tutte le nostre attività calcistiche".

Sotto questo punto di vista si spiegano anche altri tipi di investimento, prettamente sportivi. Come gli ingaggi di profili di primissimo piano, a fronte anche di spese dai più ritenute eccessive. Ci si riferisce alle figure di Fabio Paratici e Antonio Conte che lo stesso Levy nomina nel suo discorso: "Le nomine di Fabio e Antonio sono una chiara dimostrazione dei nostri intenti e ambizioni. Fabio ha continuato la ricostruzione in estate con un ricambio generazionale, per acquisti con una media di 22 anni rispetto ai 31 dei giocatori in uscita. Il percorso consolidato è sulla crescita dei giovani dalla nostra accademia alla nostra prima squadra e so che l'approccio di Antonio sarà fondamentale".

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