Ibrahimovic, Tonali, Krunic: sul gol di Elmas il Milan riesce a sbagliare tutto

Il gol del pareggio annullato a Franck Kessié nel finale ha spostato l'attenzione sulla rabbia del Milan che si ritiene danneggiato dalla decisione dell'arbitro, Massa: alla on-field-review non convalida la rete del possibile 1-1 con il Napoli e lascia al ‘diavolo' un pugno di rimpianti (anche) per la sconfitta nello scontro diretto. E se Pioli grida allo scandalo, sostenendo che la posizione di Olivier Giroud non fosse di fuorigioco attivo, c'è un altro aspetto preminente rispetto alle proteste. Anzi, le mette in un angolo e con esse anche la convinzione che il "segno X" sarebbe stato il risultato più giusto.
Le mosse di Spalletti, che pure doveva convivere con l'emergenza e aveva la coperta cortissima quanto a scelte di formazione, si sono rivelate migliori, indovinate, efficaci abbastanza da tenere in scacco il tecnico avversario. La differenza è stata sostanziale: da un lato un gruppo che è sembrato una "squadra", che ha saputo tenere il campo con personalità e mentalità giusti oltre alla semplice applicazione delle indicazioni tattiche; dall'altro una formazione che s'è trovata in netta difficoltà nel trovare spazi, alternative di gioco, inventare qualcosa che non fosse affidarsi solo ai guizzi di Ibrahimovic.

Petagna a tutto campo, Lozano votato al sacrificio "di lotta e di governo", la mossa Lobotka (ha tessuto la ragnatela dei fraseggi e del palleggio prolungato che ha sfiancato il Milan), la fiducia di Juan Jesus (un "rottame" trasformato dall'allenatore in pedina preziosa), la differenza di valore/prestazione tra Zielinski (filo conduttore) e Brahim (mai in partita, è stato disinnescato fino a scomparire) hanno scandito buona parte del match di San Siro. Il resto lo hanno fatto la velocità e l'intensità smarrite dai rossoneri che a Udine erano riusciti a rimediare con un blitz del "solito" Zlatan ma sono andati a sbattere contro un Napoli "sporco", operaio, cattivo e cinico a sufficienza per portare a casa un successo pesante.

La fotografia della partita, la cornice entro la quale s'è sviluppato il match, è nel gol da palla inattiva che ha permesso al Napoli di andare subito a segno e poi conservare/legittimare il vantaggio senza fare le barricate, sfiorando anche il raddoppio in altre occasioni. Sorpreso da Elmas, il Milan è riuscito a sbagliare tutto: il macedone elude la marcatura, sbuca sul primo palo e anticipa tutti sull'angolo perfetto battuto da Zielinski. Petagna sovrasta Krunic e sfiora la palla, davanti a Maignan né Ibra (nonostante la stazza) né Tonali riescono a fare blocco sull'avversario che batte indisturbato e segna. Sono trascorsi appena cinque minuti, la squadra di Pioli si lascia sorprendere in casa e in una sfida così delicata per tanti fattori, senza mai riuscire a ritrovare bandolo della matassa.