Ibrahimovic scatta come un ventenne, il dato sorprendente sulla condizione fisica
Un gol fatto, un altro annullato per fuorigioco, in campo per 90 minuti. Con Ibra là davanti è tutta un'altra storia per il Milan. Con Ibra là davanti "è tutto più facile" dice Pioli. Con Ibra là davanti anche immaginare di agganciare la zona Europa non è più un sogno. I numeri dello svedese al "debutto" da titolare contro il Cagliari sono incoraggianti, alimentano fiducia, incoraggiano a credere che la rimonta in classifica è possibile e che un altro tipo di gioco è possibile. Modulo a due punte: l'ex Psg a fare da punto di riferimento, Leao al suo fianco. Almeno in terra sarda ha funzionato. E se qualcuno aveva dubbi sull'integrità fisica, sulle condizioni del calciatore per l'età (38 anni) e perché reduce da un anno e mezzo di Major League, s'è dovuto ricredere. L'evidenza dei fatti e dei numeri racconta altro.
I numeri statistici di Ibra alla "prima" di Cagliari
Un paio di dribbling tentati e riusciti, precisione nei passaggi del 72%, 53 tocchi entrano nel corredo accessorio dei dati statistici registrati da Ibra nella sfida giocata sabato scorso. Sono 9.7 i chilometri percorsi mentre i 32 km/h rilevati nello sprint piazzano lo svedese al secondo posto in tutta la formazione milanista (solo Davide Calabria ha fatto meglio, come indicato dalla Gazzetta dello Sport). Dati sorprendenti per molti, non per tutti. Non lo sono per l'allenatore e per lo staff dei collaboratori che fin dal primo giorno hanno potuto toccare con mano (e vedere) qual è lo stato di forma del neo-attaccante. Prima di Cagliari aveva giocato per l'ultima volta a fine ottobre, il tempo per lui sembra essersi fermato conservandone intatta l'integrità fisica.
La prima rete in Serie A dopo oltre 2800 giorni
Nel segno di Zlatan. È (ri)cominciato così il campionato del Milan che adesso avrà di fronte Udinese, Brescia e Verona: avversari alla portata per dare continuità di rendimento al gioco e punti alla classifica. E con un Ibra così – in gol di nuovo in A dopo 2800 giorni e per quattro decadi differenti – tutto è possibile. Non provarci è un peccato. E nemmeno "questo diavolo" più permettersi di restare all'inferno.