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I calciatori in Premier smetteranno di inginocchiarsi contro il razzismo: un gesto svuotato

Venerdì 5 agosto inizia la Premier League. Prima del fischio d’inizio dei match le squadre non sono più intenzionate a inginocchiarsi mettendo da parte quel gesto fatto per richiamare l’attenzione sul razzismo.
A cura di Maurizio De Santis
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Il gesto di inginocchiarsi prima dell'inizio delle partite fa discutere in Premier League: i club del campionato inglese sono intenzionati a mettere da parte quel rituale.
Il gesto di inginocchiarsi prima dell'inizio delle partite fa discutere in Premier League: i club del campionato inglese sono intenzionati a mettere da parte quel rituale.

Inginocchiarsi ancora prima dell'inizio delle partite oppure mettere da parte questo gesto, una presa di posizione simbolica contro ogni forma di razzismo. I club della Premier League ne hanno discusso in una riunione recente e la linea emersa va i controtendenza rispetto a quanto accaduto negli ultimi due anni.

Venerdì 5 agosto, giorno del primo match del campionato inglese (l'Arsenal sarà di scena a Selhurst Park contro il Crystal Palace), si capirà molto della linea adottata dalle società e quali saranno le reazioni dei singoli calciatori.

La genuflessione che tanto fece discutere – in particolare in occasione delle gare della Nazionale italiana agli Europei per la posizione ondivaga e libertà di scelta lasciata ai calciatori Azzurri – è stata effettuata per la prima volta nel 2016 dall'ex quarterback della NFL americana, Colin Kaepernick ed è tornata in auge con forza quando altre grandi star del mondo dello sport come Lewis Hamilton l'hanno messa in atto dopo la morte negli Stati Uniti di George Floyd (ucciso da un poliziotto).

Dietro la perplessità delle società inglesi c'è un significato: quel gesto ha perso di significato essendo divenuto usuale.
Dietro la perplessità delle società inglesi c'è un significato: quel gesto ha perso di significato essendo divenuto usuale.

Cosa c'è dietro quel rituale che ha caratterizzato la stagione 2020-2021? È il richiamo al movimento Black Lives Matter che, secondo l'opinione più diffusa attualmente tra le società del torneo d'Oltremanica, ha perso di importanza. Un atteggiamento svuotato del significato originario, divenuto usuale a tal punto da passare sotto traccia e sminuire anche la carica e la potenza del messaggio legato a quel gesto.

Quale può essere la soluzione alternativa? Si ragiona essenzialmente su due opzioni: la prima è far sì che inginocchiarsi prima del fischio d'inizio resti un rituale riservato alle partite trasmesse in diretta TV, così da assicurare la massima visibilità possibile; la seconda è che si decida cosa fare di volta in volta nei giorni precedenti alla gara.

L'omicidio di George Floyd aveva alimentato l'onda emotiva intorno al movimento Black Live Matter.
L'omicidio di George Floyd aveva alimentato l'onda emotiva intorno al movimento Black Live Matter.

A prescindere dalla linea che emergerà c'è una società della Premier League che ha ribadito la propria posizione: il Bournemouth non si genufletterà perché ritiene che quell'iniziativa abbia ormai "fatto il suo corso" rispetto a quando – nel 2020 – i giocatori dell'Aston Villa e dello Sheffield United la esibirono per la prima volta in campionato e poi divenne nella stagione successiva simbolo dell'unità contro ogni forma di razzismo.

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