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Higuain, rabbia e sdegno: “Non volevo tornare alla Juve, assurdo giocare nonostante tanti morti”

Higuain è in America, ha accettato di indossare la maglia dell’Inter Miami. La sua è stata una scelta di vita ben precisa e ricorda come ha vissuto l’ultimo periodo in Italia.
A cura di Maurizio De Santis
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Gonzalo Higuain con la maglia dell'Inter Miami, vi gioca da quando ha lasciato la Juventus
Gonzalo Higuain con la maglia dell'Inter Miami, vi gioca da quando ha lasciato la Juventus

La pandemia di Covid. La malattia gravissima e la morte della madre. E un anno molto stressante a livello emotivo per in sentimenti contrastanti che lo tormentavano: avrebbe lasciato il calcio pur di stare accanto alla mamma, continutò solo perché fu lei a chiederlo. Quando Gonzalo Higuain riavvolge il nastro dei ricordi e torna indietro nel tempo al 2020 ricorda con estrema lucidità quell'anno da incubo per se stesso, per il mondo intero squassato dal virus. Contagi fuori controllo, ricoveri, paura e angoscia, la conta dei morti quotidiana agghiacciante.

Il Pipita ha scolpito dentro di sé quei momenti. Le notizie che rimbalzavano dall'Italia facevano il paio con la preoccupazione personale. Nell'intervista a Espn ha ripercorso quei momenti senza tralasciare nulla. "Tornai in Argentina per mia madre – ha ricordato l'ex attaccante del Napoli e della Juve – e le disse che non sarei andato via se non fosse guarita". La risposta gli gelò il sangue nelle vene: "Mi disse che l'avrei fatta morire prima, che sarebbe stata malissimo nel vedere che rinunciavo a ciò che era la mia passione".

Higuain ha ricordato il 2020 da incubo per la morte della madre e per la pandemia
Higuain ha ricordato il 2020 da incubo per la morte della madre e per la pandemia

L'ansia per la madre e la paura per il coronavirus furono devastanti per Higuain, combattuto da emozioni forti. Ancora oggi scandisce bene i concetti che spiegano quale fosse il suo stato d'animo. "Quando è scoppiata la pandemia mi trovavo in Argentina e non volevo tornare alla Juventus. Per me era assurdo che si giocasse ancora nonostante i tanti morti – ha aggiunto -. Nel calcio se ne fregano della vita delle persone, se siamo andati in campo è solo per tenere occupata la testa delle persone che erano chiuse in casa".

Higuain è in America, ha accettato di indossare la maglia dell'Inter Miami. La sua è stata una scelta di vita ben precisa. È la dimensione che ha voluto per se stesso. Ha messo da parte i clamori del calcio europeo lasciando che prevalessero altre cose più importanti, a cominciare dalla sua famiglia. "Mi sto godendo la crescita di mia figlia e ho ritrovato serenità dopo la morte di mia madre. Prima avvertivo di più la pressione perché il calcio è una giungla – ha concluso il Pipita -, oggi dopo un gol mi sento libero anche di abbracciare mia figlia".

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