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Guardiola, le prime parole dopo la morte della madre: “Hanno deciso che dobbiamo giocare e giocheremo”

Alla vigilia del recupero di campionato contro l’Arsenal, il tecnico catalano ha ricordato le vittime della pandemia: “Felice di tornare alla routine, ma non dobbiamo dimenticare ciò che abbiamo vissuto. In molti abbiamo perso i nostri cari e per questi momenti abbiamo una famiglia e delle persone vicine pronte ad aiutarci”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo Germania, Spagna e Italia, anche l'Inghilterra scende in campo. La Premier torna infatti con i due recuperi delle gare rinviate lo scorso 11 marzo a causa del Covid: Aston Villa-Sheffield United e soprattutto il big match Manchester City-Arsenal. Profondamente segnato da ciò che è successo in questi mesi, nei quali ha anche perso la madre Dolors Sala Carrió, Pep Guardiola è tornato a parlare in video conferenza proprio per presentare la gara dell'Etihad Stadium.

"Sono felice di tornare a questa routine e di vedervi tutti – ha dichiarato ai giornalisti il tecnico catalano – Ciò che ho vissuto in questi giorni lo hanno vissuto anche molte altre persone. In molti abbiamo perso i nostri cari e per questi momenti abbiamo una famiglia e delle persone vicine pronte ad aiutarci. In pochi potevano prevedere lo scenario attuale, nemmeno i migliori scienziati del mondo. La realtà è che la cosa più importante è la salute delle persone. In Spagna, Germania ed Inghilterra, hanno deciso che dobbiamo giocare e giocheremo".

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I timori di Pep Guardiola

Archiviato il doveroso pensiero alle persone scomparse durante l'emergenza Coronavirus, Guardiola ha poi posto l'accento sui dubbi legati alla condizione fisica dei suoi giocatori: "Non posso lamentarmi di come sono tornati i miei ragazzi, ma non sappiamo ancora con precisione qual è la loro condizione e lo scopriremo soltanto nelle prossime ore. Non abbiamo avuto molto tempo per prepararci, ma ora dobbiamo adattarci come tutti i lavoratori del mondo. Preoccupato per il rischio di infortuni? Sì. Giocheremo molte partite di fila e non possiamo essere preparati. Il ritorno in campo in Champions League? È presto per parlarne, la mie uniche preoccupazioni sono il recupero con l'Arsenal e il match con il Burnley".

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