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Guardiola e la scelta da “fenomeno” in finale: non l’aveva mai fatta in 59 formazioni quest’anno

È il destino dei grandi condottieri: tanti onori, ma anche tante critiche quando si falliscono gli obiettivi. Così succede che la sconfitta del Manchester City in finale di Champions League per mano del Chelsea diventi soprattutto la sconfitta del suo allenatore Pep Guardiola. Una scelta in particolare sembra indifendibile: “Ha voluto fare la genialata”.
A cura di Paolo Fiorenza
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"Ha voluto fare il fenomeno", "Ha superato il confine tra genio e follia", fino alla sentenza finale: "Un fallito senza Messi". I giudizi del giorno dopo la finale di Champions League persa dal Manchester City contro il Chelsea sono impietosi nei confronti di Pep Guardiola, del quale si ricorda che ha vinto la massima competizione continentale solo col Barcellona stellare 10 anni fa.

Ovviamente sono esagerazioni, visto che quest'anno il City ha dominato la supercompetitiva Premier ed ha vinto anche la Coppa di Lega, né il tecnico catalano ha bisogno di difese d'ufficio con le decine di titoli vinti in panchina. Tuttavia alcune scelte fatte nella partita più importante dell'anno prestano il fianco a critiche fondate, una in particolare sull'undici titolare schierato al fischio d'inizio.

Prima della finale di Porto, il Manchester City quest'anno aveva giocato 59 partite ufficiali: ebbene, in tutte queste aveva sempre schierato in mezzo al campo uno tra Rodri e Fernandinho. Scelta abiurata sabato sera, quando sorprendentemente è stato Gundogan a spostarsi davanti alla difesa, con Foden a scalare mezzala e Sterling inserito nel tridente offensivo dal 1′.

Da qui l'accusa di aver voluto tirare fuori la ‘genialata' a sorpresa proprio quando contava di più, quasi a dimostrare che il manico conta più degli interpreti. Mal gliene è incolto, visto che Tuchel se l'è impacchettato ancora una volta – la terza in poco più di un mese – e le parole di Fabio Capello sottolineano esattamente l'errore tattico sanguinoso: "ll punto debole del City sono i due difensori centrali e Gundogan davanti a loro non poteva garantire il filtro necessario. Guardiola ha regalato tutto il primo tempo al Chelsea, poi ha corretto il tiro, inserendo opportunamente Fernandinho, ma ormai era troppo tardi. Mi piace molto il fatto che si evolva di continuo, ma credo che questa volta abbia esagerato".

Fallito no, criticabile sì. Non c'è la controprova, ma probabilmente se potesse tornare indietro Guardiola uno tra Rodri o Fernandinho in campo lo schiererebbe…

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