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Gravina frena l’entusiasmo azzurro per gli Europei: “L’Italia non parte in pole”

Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha frenato l’entusiasmo che si è creato attorno all’Italia in vista degli Europei. Il numero uno della FIGC non si è nascosto circa le possibilità di vittoria della Nazionale azzurra: “Noi non partiamo in pole perché ci sono Nazionali importanti”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Gli Europei inizieranno ufficialmente venerdì 11 giugno alle ore 21.00 con la sfida tra Italia e Turchia che si giocherà allo stadio ‘Olimpico' di Roma. Saranno proprio gli azzurri di Roberto Mancini a dare il via alla manifestazione che vedrà sfidarsi le migliori Nazionali del continente che hanno superato la lunga fase eliminatoria. L'Italia arriva a questo appuntamento con la consapevolezza di aver creato un gruppo importante grazie al lavoro del nuovo Ct nel post fallimento Mondiale del 2018.

L'entusiasmo ritrovato dalla squadra, dai calciatori, dal popolo azzurro e da alcuni dei protagonisti di quella maledetta notte di ‘San Siro' che cancellò il sogno dell'Italia di partecipare ai Mondiali in Russia in favore della Svezia, lascia grandi speranze per questi Europei. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha però voluto frenare questo clima facendo ritornare l'intero Paese sulla terra ferma. Nel corso della serata ‘Euro Start' promossa e organizzata da Aips e Ussi, il presidente della Federcalcio ha parlato soprattutto del cammino dell'Italia in questo torneo e delle sue possibilità di vittoria. "Non partiamo in pole".

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Le parole di Gravina a pochi giorni dagli Europei dell'Italia

Di certo non uno dei migliori auguri da parte del numero uno della Federazione calcistica italiana, ma Gravina ha voluto specificare questo suo commento argomentandolo con precisione: "Non è una Nazionale che parte in pole – ha affermato – Non parte con i favori del pronostico perché ci sono selezioni importanti". Inutile negare che la Francia parte tra le grandi favorite nonostante l'infortunio di Benzema, senza dimenticare la Germania, la Spagna e soprattutto l'Inghilterra che gode, come consuetudine, di grande considerazione da parte degli addetti ai lavori.

Ma sarà il campo a parlare e Gravina ne è sicuro. "Partiamo con la convinzione di aver lanciato un nuovo progetto e di avere grande entusiasmo – ha proseguito – Quell'energia e l'entusiasmo dei ragazzi ci permetterà di fare un buon percorso". Poche parole ma significative che fanno capire come l'Italia debba rimanere con i piedi per terra e considerare che in questo lungo percorso di avvicinamento agli Europei, la squadra di Mancini non si è mai ancora confrontata con un avversario davvero forte, a parte la Polonia di Lewandowski.

Soddisfazione invece, in merito alla presenza del pubblico allo stadio. Gravina è stato uno dei grandi promotori dell'iniziativa della Uefa che ha previsto il 25% degli spettatori negli 11 stadi delle città europee che hanno voluto ospitare alcune gare degli Europei itineranti: "E' un messaggio di speranza – ha aggiunto Gravina a proposito di questo argomento – La cosa emozionante è rivedere gli spettatori all'interno dello stadio Olimpico e saremo in mondo visione. E' un messaggio di speranza per tutti".

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