9 CONDIVISIONI

Gli insulti razzisti a Vinicius costano caro al Valencia, ma il club non ci sta: “Sanzione ingiusta”

La Federcalcio spagnola ha revocato il cartellino rosso al giocatore e punito in maniera esemplare il Valencia per il comportamento dei suoi tifosi nella partita contro il Real Madrid.
A cura di Marco Beltrami
9 CONDIVISIONI
Immagine

Quanto accaduto durante Valencia-Real Madrid ha fatto il giro del mondo. Gli insulti razzisti a Vinicius hanno contraddistinto e rovinato il week-end del campionato spagnolo, con i vertici federali che sono stati costretti a prendere provvedimenti esemplari contro quella che sembra una vera e propria piaga. Ecco allora la stangata nei confronti del club dei "pipistrelli" che promette però battaglia.

In un comunicato ufficiale la Federcalcio spagnola ha confermato di aver chiuso le "indagini" sui fatti di Valencia-Real sottolineando purtroppo i cori discriminatori nei confronti del calciatore brasiliano: "Si ritiene provato che, come risulta dall'arbitro nel suo verbale, vi siano stati insulti razzisti nei confronti di Vinicius, giocatore del Real Madrid CF, durante la suddetta partita, alterando il normale svolgimento della stessa e ritenendo le infrazioni molto gravi".

Proprio per questo l'organo federativo ha deciso in primis di revocare il cartellino rosso ed annessa squalifica comminati a Vinicius (proprio come accaduto in Italia a Lukaku dopo Juventus-Inter) che in campo si era infuriato per quanto stava subendo. Inoltre poi è stata inflitta al Valencia una salatissima multa da 45mila euro per "reati molto gravi" dei suoi tifosi, con la chiusura del settore Kempes dello stadio Mestalla per cinque partite.

Il comunicato che spiega la decisione è legata a "varie azioni di aggressione fisica e verbale, da parte di avversari e tifosi" contro Vinicius, compiuta nella "totale impunità" e "di fronte alla passività degli arbitri, della Federcalcio spagnola e della Liga". La sentenza della RFEF ha rilevato che "cori razzisti sostenuti in tutto lo stadio… hanno trasformato la vittima aggredita in un aggressore".

Stando alla stampa spagnola a Valencia hanno reagito con "sdegno" ad una sanzione che ritengono "sproporzionata" e sono pronti a ricorrere in ultima istanza. Tutto è stato confermato da un comunicato del club spagnolo a sottolineare la presenza di prove che si "scontrano" con la versione della Federazione pur ribadendo la condanna agli atti di razzismo e per questo stanno collaborando con le autorità.

Si legge nel comunicato: "Il Valencia CF desidera mostrare il suo totale disaccordo e indignazione per la sanzione ingiusta e sproporzionata inflitta dal Comitato di gara al club per la chiusura dello stand di intrattenimento per cinque partite. Il Valencia CF vuole denunciare pubblicamente che in questa risoluzione del comitato per la concorrenza RFEF si mostrano prove che contraddicono ciò che dicono la polizia nazionale e LaLiga. Inoltre, questa sanzione si basa su prove che il Club non ha potuto visionare e senza darci udienza".

La società dunque è pronta a dare battaglia: "Riteniamo che penalizzare e privare di vedere la propria squadra tutti i tifosi che non sono stati coinvolti in questi spiacevoli episodi sia una misura totalmente sproporzionata, ingiusta e senza precedenti contro la quale ci batteremo".

9 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views