Gli amputano un piede dopo un incidente, il club non abbandona il suo portiere: “Farà parte della squadra”

Nicolò Ghirlanda ha visto la morte con gli occhi. Ha rischiato di perdere la vita per un brutto incidente stradale in moto, è sopravvissuto dopo aver trascorso un po' di tempo in rianimazione all'ospedale San Martino di Genova ma ha perso un piede. Gli è stato amputato per le gravi conseguenze del trauma subito. A 22 anni la sorte è sembrata voltargli le spalle per quanto accaduto e per la carriera di portiere compromessa dalla menomazione. Nello scorso campionato aveva indossato la maglia del Lavagna 2.0 (società dilettantistica ligure, Seconda categoria), la prossima sarebbe stata quella della Cogornese che lo aveva scelto quale giusto rinforzo tra i pali. È saltato tutto a causa del sinistro ma la sua storia ha avuto un lieto fine, di quelli che ancora riconciliano con i valori più genuini della passione sportiva e umana.
Il lungo ricovero è finito, la riabilitazione e il percorso terapeutico adesso scandiscono le sue giornate. La testa è affollata di pensieri, vi sono rimasti impigliati quelli da calciatore. Poi è giunta una notizia che ha sbrogliato quella matassa ingarbugliata: la squadra che stava per tesserarlo prima dell'incidente ha deciso di portare a termine l'operazione e di ingaggiarlo ugualmente. La Cogornese (Prima categoria) non ha voluto lasciarlo solo, non s'è dimenticata di lui, non lo ha mollato nel momento più difficile a livello personale.

Luca Pinasco è il dirigente che è andato a trovarlo quando era ancora letto, comunicandogli la decisione presa: farà parte della squadra, è lui il nuovo acquisto simbolico. Lo ha presentato ufficialmente spiegando le ragioni della scelta: "Avevamo contattato Nicolò a fine maggio inizio giugno scorsi – le parole all'Agenzia Ansa -. Lui con aveva anche accettato e s'era mostrato entusiasta di far parte della nostra squadra. Avevamo anche parlato con la Lavagnese che ne deteneva il cartellino".
In buona sostanza, era tutto fatto (come si dice in gergo). Poi è accaduto l'imponderabile. "Quella sera aveva fatto la prima cena con la squadra, poi c'è stato l'incidente che ha scioccato tutti – ha aggiunto -. La situazione sembrava potesse essere ancora più drammatica, vederlo in ripresa ci ha fatto piacere e ci ha resi felici. Ecco perché abbiamo ripreso quel discorso che s'era interrotto. E quindi abbiamo deciso di presentarlo simbolicamente come un nuovo acquisto".

‘Ghirgo' è il soprannome di Nicolò Ghirlanda. Così lo chiama Pinasco quando si rivolge affettuosamente a lui. "La Cogornese non è solo la partita di pallone, è anche amicizia e solidarietà fuori dal campo. Lui farà tutto questo. Noi ci tenevamo particolarmente che facesse parte della Cogornese perché è di Cogorno, suo fratello fa parte della squadra e ha amici che giocano qui, non è un incidente che divide le nostre strade. Sarà sempre con noi, resterà con noi, tiferà per noi e va bene così".