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Giallo a Bergamo: il Villarreal non voleva giocare sotto la neve, pressioni sull’arbitro

Atalanta-Villarreal, decisiva per la qualificazione agli ottavi di Champions League, è stata rinviata a oggi, giovedì 9 dicembre, a causa di una forte nevicata.
A cura di Alessio Morra
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La partita dell'ultima giornata del Gruppo F di Champions League tra Atalanta e Villarreal è stata rinviata a causa di una forte nevicata che si è abbattuta mercoledì su Bergamo. L'incontro che in palio ha la qualificazione agli ottavi di finale, i bergamaschi devono vincere per passare il turno. Il match verrà disputato oggi, giovedì 9 dicembre alle ore 19. La decisione di non giocare ha creato svariate polemiche, come quella del nuovo orario di inizio. Alcuni dettagli dei momenti che hanno preceduto la decisione di rinviare la gara hanno lasciato intuire come il Villarreal, sin dai primi istanti della nevicata, non avesse intenzione di giocare sotto la neve con il terreno di gioco pesantemente condizionato. Gli spagnoli, in modo più o meno diretto, hanno effettuato delle pressioni sul direttore di gara, l'inglese Taylor.

Atalanta-Villarreal era ed è una delle gare principali perché le squadre di Gasperini e Emery si contendono l'ultimo posto per gli ottavi di finale. Questo incontro ancora non si è disputato. Perché la neve ha reso impraticabile il campo. Ma per arrivare alla decisione del rinvio ci è voluto del tempo, quello necessario per capire che davvero non c'erano le possibilità di scendere in campo, anche se per molti si poteva giocare a Bergamo mercoledì sera. Al Gewiss Stadium i teloni hanno impedito al prato verde di imbiancarsi nel primo pomeriggio, ma alle 17.30 sono stati pian piano rimossi, proprio quando la neve è aumentata. Il problema, che era previsto, non è parso insormontabile perché una dozzina di tifosi sono scesi in campo e hanno iniziato a spalare, prima che a mezz'ora dal via decine di steward continuassero l'opera mentre la neve che continuava a cadere.

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L'arbitro Taylor aveva deciso di prendere del tempo, annunciando un ritardo di 20 minuti. I calciatori dell'Atalanta iniziano così il riscaldamento alle 20.15, scendono in campo e sciolgono i muscoli. Quelli del Villarreal invece latitano e si presentano dopo le 20.30, ma non entrano tutti carichi e pronti per prepararsi a una partita così importante. In tre entrano in ciabatte. Un atteggiamento che lasciava presagire che la decisione del club spagnolo fosse già presa.

Le parti in causa erano due, ma ce n'era una che aveva meno voglia di scendere in campo. Gli spagnoli sembravano meno predisposti a giocare. Il forte difensore ecuadoriano Estupinan in TV ha detto: "Non sono mai stato su un terreno come questo. Ci prepariamo". Parole di circostanza, differenti da quelle che il presidente del Villarreal Roig ha detto dopo la decisione del rinvio della gara: "Era prevista neve fino alle tre del mattino. Era pericoloso giocare e fare sciocchezze. Il ghiaccio si attaccava ai tacchetti ed era impossibile giocare". 

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L'atteggiamento degli spagnoli era piuttosto chiaro sia perché i calciatori si sono presentati in ciabatte sul terreno di gioco. Ha provato il Villarreal a influenzare Taylor che alla fine, come tutti gli arbitri inglesi, ha scelto la via della prudenza, e pazienza se poi attorno alle 22 la neve non è caduta più. Questa battaglia l'hanno vinta gli spagnoli, con i calciatori che dopo l'ufficialità del rinvio sono andati, sempre sotto la neve, gli 87 tifosi che li hanno seguiti. Mentre l'Atalanta ha dovuto duellare con la Uefa, e con il Villarreal, per l'orario di inizio dell'incontro. La Uefa optava per le 16.30, per non andare in contrasto con l'Europa League e la Conference, ma l'Atalanta si è opposta dicendo che quello è un orario in cui si lavora e tanti tifosi che avevano già acquistato i biglietti non avrebbero potuto vedere la partita. Il compromesso è stato vincente, non si giocherà nel pomeriggio ma nemmeno alle 20.30. Calcio d'inizio alle 19. Il Villarreal, nei limiti delle sue possibilità, ha provato ad influenzare la decisione dell'arbitro Taylor e con il suo atteggiamento in campo e fuori è riuscito a vincere il braccio di ferro.

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