Gerrard entra nello spogliatoio in Arabia e resta spiazzato: non comprende cosa sta succedendo

Due partite, due vittorie e primato in classifica. L'avvio di campionato dell'Al-Ettifaq di Steven Gerrard è stato eccezionale, forse anche oltre le più rosee aspettative alla luce delle difficoltà incontrate dall'ex calciatore inglese, giunto nel club di Dammam solo a inizio luglio: problemi di comunicazione ne hanno ostacolato la prima parte del lavoro ma, a giudicare da come vanno le cose in campo, sembra siano stati superati in scioltezza.
Tonfi e trionfi della Saudi Pro League si riverberano nella graduatoria che vede la squadra dell'ex Liverpool lassù, a punteggio pieno (sia pure in condominio con Al-Ittihad e Al-Ahli), mentre l'Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, Mané e Brozovic è desolatamente ultimo (zero punti) per aver incassato due sconfitte di fila (nella stessa situazione si trovano Al Khaleej, Al Hazem, e Al-Raed). In mezzo, a quota 4, ci sono Al Feiha, Al Fateh, Al-Taawon e Al Riyadh. Risultati che fanno rumore e creano grande entusiasmo nel gruppo allenatore dall'Ex Liverpool. Abbastanza da festeggiare l'ultimo successo con altrettanta euforia.

Gerrard sente che nello spogliatoio della sua squadra sta accadendo qualcosa di anomalo considerati il contesto, il calendario e il momento della stagione. I calciatori fanno festa, cantano e ballano, tamburellano con le mani sul tavolo come se fossero a fine campionato e avessero già in tasca un trionfo importante. La gioia è contagiosa, echeggia nei corridoi e rimbalza da un muro all'altro. L'ex bandiera dei Reds resta un po' sorpresa, come si evince da un video divenuto virale: tanti anni di esperienza nel calcio della Premier e in quello continentale delle coppe gli hanno insegnato che – come recita un vecchio adagio – "non è finita… finché non è finita…" ovvero, che è presto per alzare le braccia al cielo ed esultare. Nello specifico, è anche peggio perché sono trascorse appena due giornate.
È il gesto che fa Gerrard quando raggiunge il gruppo di calciatori e, sorridente, spiega loro la cosa. Li invita alla calma, a non spingersi troppo oltre con la fantasia. La partenza a razzo deve aver sorpreso anche loro… Poi si unisce a quell'atmosfera che fa bene alla compattezza del gruppo e del morale. "Vincere aiuta a vincere", pure questo è un vecchio adagio che l'ex centrocampista ha sentito tante volte. Dopo 17 anni da giocatore a Liverpool, quella dell'Al-Ettifaq è la terza vera esperienza da allenatore dopo aver fatto le ossa nelle giovanili del Liverpool ed essersi accomodato sulle panchine dei Glasgow Rangers e dell’Aston Villa.