Gasperini: “Espulsione? Non ho detto nulla di grave. In campo ho ritrovato la mia Atalanta”

Gian Piero Gasperini ha ricevuto il cartellino rosso dall'arbitro Chiffi mentre l'Atalanta vinceva agevolmente 4-0 sul Sassuolo, la sua prima partita che sanciva il ritorno ufficiale del calcio anche a Bergamo tra le città maggiormente colpite dalla pandemia. Uno ‘scivolone' de tecnico degli orobici che, però, contrariamente a quanto si era pensato subito, non è stato allontanato dal campo per frasi ingiuriose ma solo per essersi lamentato di un VAR un po' troppo ‘presente', che non permetteva al direttore di gara di svolgere serenamente il proprio compito.
A ribadirlo è stato lo stesso Gasperini a fine partita, festeggiando il poker al Sassuolo ma anche ritornando su un episodio che lo ha visto triste protagonista nella ripresa: "Non ero molto contento del Var, mi sono lamentato dell'uso forse eccessivo ma non ho detto nulla di grave. Sono stato espulso direttamente con il rosso, è vero ma è anche vero che non credo ci fossero estremi per cacciarmi. Forse ero prevenuto con Abisso, ma non mi è piaciuto l'utilizzo fatto del Var durante il match".
La moviola effettivamente è entrata in gioco ripetutamente durante la partita, in almeno tre situazioni c'è stata necessità di un confronto tra arbitro e addetti alla VAR. A causa di una verifica delle azioni ‘incriminate' all'Atalanta è stato anche annullato un gol, giustamente. Poi, i nervi sono saltati a Gasperini quando dopo molto tempo, l'arbitro è stato richiamato al monitor per un presunto rigore reclamato dal Sassuolo. Nulla di fatto, ma per Gasperini è risultato comunque troppo.
Poi, la soddisfazione per il successo lascia il posto a nuove eventuali recriminazioni: "È una vittoria importantissima, quando riprendi dopo tanto tempo è inevitabile avere dubbi. Speravo di ritrovare la stessa situazione che avevo lasciato a Valencia e così è sembrato, contro un Sassuolo molto agguerrito. L'idea era di contenere gli avversari e imporre il nostro gioco".