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Galliani dopo la promozione del Monza è tornato Brad Pitt: “1200 messaggi, ho messo gli asterischi”

Adriano Galliani svela i messaggi che ha ricevuto dopo che il suo Monza è stato promosso in Serie A: “Ho capito tante cose…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Massimiliano Allegri divide il mondo in due categorie: chi vince e chi no. "O ce l'hai o non ce l'hai", spiega spesso il tecnico della Juve, volendo implicitamente sottolineare che lui appartiene alla prima specie, essendo il secondo allenatore della storia del calcio italiano per numero di Scudetti vinti (sono 6, davanti a lui c'è solo Trapattoni a quota 7). Spostandosi a livello dirigenziale, è difficile trovare qualcuno più vincente di Adriano Galliani: "Sono l'unico Ad della storia ad aver vinto Serie C, Serie B, Serie A, Champions League e Mondiale per club", spiega con orgoglio dopo aver portato nella massima serie il Monza del vecchio compagno di avventura Berlusconi.

"Quando mi chiedono se è stato più difficile vincere la Champions col Milan o ottenere la promozione in A col Monza, rispondo la seconda, assolutamente – racconta al Corriere dello Sport – Il Milan che Berlusconi acquistò nell'86 era un top club che aveva vinto due coppe dei campioni e dieci scudetti. Il titolo era ossidato, per le ragioni che sappiamo, ma il club aveva una tradizione, incarnava dei valori anche culturali. Berlusconi e Galliani l'hanno portato a 7 coppe dei campioni e 18 scudetti partendo da una base, da un prestigio consolidato. Il Monza, nato nel settembre del 1912, la A l'aveva soltanto sfiorata, aveva conosciuto il fallimento ed era ripartito dalla D. Lo stadio nel 2018 era inagibile, il centro sportivo praticamente inesistente. Soltanto il primo luglio del 2017 era tornato in C e avrebbe dovuto giocare a Gorgonzola, ospite del Giana".

Adriano Galliani alla festa promozione del Monza
Adriano Galliani alla festa promozione del Monza

La perseveranza di Galliani è riuscita a sconfiggere anche la ‘maledizione di Renato Pozzetto' ed a collocare il Monza dove dovrebbe essere anche per motivi non calcistici: "È è una delle province più ricche d'Italia, ha 800mila abitanti e 75mila imprese. L'anno scorso le aziende monzesi hanno esportato per oltre 10 miliardi di euro. Malgrado questi numeri, fino al 29 maggio Monza era l'unica provincia lombarda mai presente in serie A".

Il dirigente brianzolo – 78 anni il prossimo 30 luglio – ha toccato con mano cosa significa passare da avere il potere tra le mani e le luci dei riflettori addosso a finire nell'ombra. Le persone spariscono, salvo poi ricomparire, spesso interessate, quando si torna in auge: "Quante cose ho capito… Il 13 aprile del 2017 finisce la mia avventura al Milan e il telefonino si trasforma nello specchio di un mondo. Adriano Galliani, che fino a quel momento era alto, bello e con gli occhi azzurri – ha presente Brad Pitt? – diventa improvvisamente, e rapidamente, Calimero. La frequenza delle chiamate si riduce in modo esponenziale, riprende soltanto il 28 settembre 2018 quando Silvio Berlusconi acquista il Monza. Cento telefonate in C, 200 in B, qualcuna in più nella stagione in cui sfioriamo la serie A".

Galliani sa come si fa calcio per ottenere successi: da dirigente ha vinto tutto
Galliani sa come si fa calcio per ottenere successi: da dirigente ha vinto tutto

Dopo la promozione nella massima serie c'è stata l'apoteosi, Galliani è tornato ad essere desiderato ardentemente… "Dalle 23 e 15 del 29 maggio 2022, terminata la partita col Pisa, assisto a un’autentica esplosione di… affetto. I messaggi che ricevo su whatsapp sono oltre mille e duecento. Ho impiegato una settimana per rispondere a tutti. Chi mi poneva domande, chi inseguiva un incontro, chi domandava altro, chi si proponeva: non potevo risolverla con un grazie e a presto oppure con un cuore rosso e uno bianco, i colori del cuore. Oggi sono un misto tra Paul Newman, Richard Gere, Marlon Brando e Brad Pitt… Ho contato 165 messaggi di procuratori. Li ho segnati tutti con l'asterisco".

Gli obiettivi del Monza in Serie A sono chiari, al di là della boutade di Berlusconi sullo Scudetto: "Puntiamo a far parte stabilmente del lato sinistro della classifica – spiega Galliani – ci si riesce soltanto attraverso una crescita complessiva. Penso a Atalanta, Sassuolo, Verona. Il budget lo farò in questi giorni, mi aspetta una full immersion estiva che non prevede weekend ma solo week. Cambieremo tanto, come abbiamo sempre fatto, per adeguare la rosa alla categoria. Le regole sono chiare: 17 giocatori, tre dei quali extracomunitari, più quattro italiani e quattro provenienti dal settore giovanile. Avendo una storia così frammentata, l'unico ex praticabile è verosimilmente Pessina, Matteo, al quale voglio bene. Ma non mi sembra un acquisto realizzabile. Le altre squadre avranno 25 in rosa, noi obbligatoriamente 21 più tanti over 2000. Punteremo comunque sui giovani, non sui nomi che leggo in questi giorni".

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