Gabrielloni entra allo stadio prima di Como-Lazio: trova una statua, non crede ai suoi occhi

Alessandro Gabrielloni è appena arrivato allo stadio Sinigaglia. Manca poco all'inizio di Como-Lazio, la prima partita dei lariani in questa stagione di Serie A. L'attaccante fa qualche passo poi c'è qualcosa che attira la sua attenzione e resta colpito da una gradevole sorpresa: nell'atrio c'è una statua che lo raffigura. Il sorriso scioglie la meraviglia, lui sa perché c'è quel simulacro e cosa rappresenta: il tecnico, Cesc Fabregas, ha mantenuto la promessa fatta quasi un anno fa e ha fatto sì che potesse trovare quel dono proprio oggi, nel giorno che da calendario dà inizio ufficialmente al campionato dei lariani.
Perché Fabregas ha voluto una statua per Gabrielloni
Gabrielloni da febbraio 2018, quando il club lombardo lo rilevò dal Bisceglie. Da allora la punta, oggi 30enne, non ha più lasciato la squadra e l'ha accompagnata nel lungo percorso di risalita dalle serie minori fino alla A. C'era nel giorno della promozione nel massimo torneo italiano poi ha vissuto come un sogno l'opportunità (15 presenze) di calcare quel palcoscenico prestigioso che tanto aveva desiderato. Tutto vero, non ha avuto bisogno di pizzicotti nemmeno quando a 30 anni ha segnato la sua prima rete in A: lui, che c'era anche in Serie D quando gli avversari avevano nomi e storia sportiva tutt'altro che altisonante, segnò una delle reti che permisero al Como di battere la Roma 2-0. E fu allora che Fabregas disse che, vista anche la sua presenza di lungo corso, sarebbe stato giusto dedicargli una statua.
La promessa del tecnico come premio al simbolo dei lariani
Allora Fabregas spese parole di sincero elogio nei suoi confronti definendolo "completissimo" e dotato di una "mentalità devastante", facendo leva sulla sua disponibilità al sacrificio e allo spirito di gruppo che ha incarnato grazie anche alla sua fedeltà alla società e all'abnegazione messa al servizio della squadra. "Non è rimasto qui per caso, perché non faccio regali a nessuno – disse il tecnico al termine della sfida con i giallorossi – e posso dire che mi è stato molto utile. Gabrielloni ha fatto la storia del Como e anche in serie A può fare la differenza".

L'ex calciatore di Barcellona, Arsenal e Chelsea svelò anche un retroscena prima di quel Como-Roma: prima della partita fece "un gran discorso alla squadra", a testimonianza di quanto sia importante all'interno dello spogliatoio. "Quando finirà la sua carriera allo stadio gli dovranno dedicare una statua, è una leggenda di questo club". La statua è già lì, Gabrielloni però non ha alcuna intenzione di appendere le scarpette al chiodo. Al Como può dare ancora molto e non vuole smettere di sognare.