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Franck Kessié è il vero insostituibile del Milan di Pioli

Franck Kessié è attualmente il calciatore di cui il Milan non può fare a meno. Il centrocampista ivoriano è onnipresente, sa fare bene le due fasi e non ha mai avuto paura delle responsabilità. Con l’assenza di calciatori importanti si è caricato la squadra sulle spalle da vero leader e Stefano Pioli si gode la sua crescita.
A cura di Vito Lamorte
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Il calcio è un'illusione. Troppo spesso in questo sport si bada più all'apparenza, alla copertina, che al contenuto e questa può essere una metafora assolutamente applicabile per il Milan di Stefano Pioli. Per mesi ci si è interrogati se la squadra rossonera fosse dipendente dai gol di Zlatan Ibrahimovic o dalle parate di Gigio Donnarumma ma la realtà è un'altra: l'unico vero insostituibile per il Diavolo 2020-2021 è Franck Yannick Kessié.

Il centrocampista ivoriano è uno dei cardini della squadra rossonera da quando sono ripartite le attività dopo il lockdown e la sua crescita è evidente match dopo match. Kessié è onnipresente e sembra ve ne siano altre 2-3 in campo: lo troviamo in fase di costruzione, in appoggio in mezzo al campo o a fare da schermo difensivo e ad accompagnare la fase offensiva. Il numero 79 rossonero è cresciuto anche nella gestione della giocata, perché sa quando deve palleggiare e quando deve forzare la giocata per tentare la soluzione offensiva. I numeri: 11,286 è la media di km percorsi nelle gare di Serie A fin qui disputate dal calciatore del Milan. In stagione è sceso in campo 37 volte realizzando 10 reti e 3 assist in 3.024′.

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Pioli ha preso un calciatore tra le mani che sapeva fare tante cose ma in maniera confusa in alcuni casi e lo ha fatto diventare un leader: Kessie adesso ha messo il suo strapotere fisico al servizio della squadra ed è una specie di entità che sbuca in qualsiasi zona del campo. Da mezz'ala "di lotta e di governo" adesso l'ivoriano è una colonna portante del centrocampo rossonero grazie alla forza fisica, alla freddezza e alla capacità di essere importante in entrambe le fasi. A favorirlo è stata la vicinanza con Bennacer e e la possibilità di sfruttare qualche spazio in più per esaltare le sue caratteristiche.

Non dobbiamo dimenticare che Franck da Ouragahio faceva parte della prima Atalanta di Gasperini che già portava avanti alcune idee come l'aggressione alta, le verticalizzazioni al verificarsi di determinate condizioni e l'assoluta tranquillità nell'andare uomo su uomo in mezzo al campo. Principi che, a modo suo, sviluppa anche il Milan di oggi.

Kessié, che qualche settimana fa ha svelato che il suo nomignolo in squadra è "Il Presidente", non ha mai avuto paura delle responsabilità e in occasione di assenza importanti si è caricato la squadra sulle spalle da vero leader. Anche contro il Manchester United ha sfoderato l'ennesima grande prestazione della stagione e c'è quel gol annullato che grida vendetta. Il classe classe 1996 è una colonna portante dello scacchiere del Milan in questo momento e Stefano Pioli, con il quale le cose all'inizio non erano partite con il piede giusto, adesso si gode la crescita del suo centrocampista che, ora come ora, sembra insostituibile.

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