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Felipe Melo racconta l’esperienza con Gattuso: “Un codardo, mi ha deluso. Thiago Silva è testimone”

Il brasiliano racconta il suo periodo in Serie A e la delusione che ha provato affrontando Gattuso: dalle liti continue allo scambio di persona con Nesta.
A cura di Nicolo Piemontesi
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Felipe Melo è ricordato non solo per la carriera o per quel rigore parato in veste di portiere con il Galatasaray, ma anche per il suo carattere spesso irruento. Era un giocatore dal cartellino facile, dalla discussione probabile, soprattutto con avversari dal carisma simile al suo. Nel periodo in Italia ha avuto a che fare con due elementi simili, De Rossi e Gattuso, li ha ricordati in un podcast, raccontando anche delle diverse opinioni che nutre per entrambi e di un fortuito scambio di persona ai tempi della Serie A.

I primi passi in Brasile, poi l'approdo in Spagna, Italia e Turchia, infine il ritorno nella terra natia, prima del ritiro dal mondo del calcio. Una carriera variegata per Melo che, nel nostro campionato ha vestito le maglie di Fiorentina, Inter e Juventus. Proprio in quelle occasioni si è potuto scontrare con due giocatori di caratura simile alla sua. Ma se per De Rossi ha speso parole al miele: "Mi piaceva molto affrontarlo. Ci picchiavamo in campo con calci e qualche schiaffo, ma faceva parte del gioco", non si è mantenuto sulla stessa linea per l'ex centrocampista del Milan. Il tutto in un'intervista nel podcast brasiliano Corta pra M1m.

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Cosa è successo tra Felipe Melo e Gattuso e perché il brasiliano ha colpito Nesta

Spinto dal suo carattere focoso, Felipe Melo si aspettava un gran duello con Gattuso: "Giravano questi video di lui che aveva schiaffeggiato l'assistente allenatore del Tottenham, poi c'erano le sue esultanze dopo i gol con la lingua di fuori e ed era così tanto agitato, mi aspettavo molto da lui". Tutte ottime premesse per chi vuole portare un po' di fisicità in campo, ma le aspettative non sono state rispettate e il brasiliano si è detto deluso dall'incontro tra i due. Non solo l'attuale CT dell'Italia non è riuscito a tenergli testa sulla linea aggressiva e dura, ma avrebbe addirittura chiesto al brasiliano di smetterla, un mix di delusioni che ha portato Felipe Melo a dire: "Faceva tanto il duro ma con me aveva paura. Mi ha deluso molto è solo un codardo".

Il primo incontro durante una sfida del Trofeo Berlusconi, quando Gattuso ha provato in modo furbesco a colpire il brasiliano, che ha raccontato: "Dopo un'azione di gioco ha lasciato lì il gomito. Sono andato da lui per insultarlo. Ha provato a reagire ma l'ho preso per la maglia e spinto indietro". La tensione si è placata, ma l'ex di Inter e Juve ha fatto una promessa: "Quella situazione mi è rimasta impressa nella testa e ho giurato che avrei continuato a malmenarlo nelle altre sfide. Davvero, mi era testimone Thiago Silva, potete chiedere a lui".

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Passa un anno e i due si ritrovano, in tutto questo tempo Felipe Melo ha pensato più volte a come farla pagare a Ringhio. Durante la gara si è creata la situazione perfetta: "Inizia la partita a Torino e penso: ora ne combino di tutti i colori, ci saranno botte e spintoni. Vedo questo pallone che spiove dall'alto, mi giro e scorgo dietro di me Gattuso e penso che sia la situazione ideale: il momento di ballare. Mi fermo, gli vado addosso e lo vedo cadere." Tutto secondo i piani, se solo non fosse che quello alle sue spalle non era Gattuso, ma Nesta: "Mi sono girato e ho proprio pensato: ma non è Gattuso. Allora Nesta ha cominciato a inseguirmi, era furioso, e a chiedermi perché l'avessi fatto. Ho dovuto chiamare Thiago Silva e ho cominciato a scusarmi per l'errore, non era lui che stavo cercando". Un episodio che, al netto del fortuito scambio di persona, mostra bene il carattere istintivo del brasiliano: sempre pronto a infiammare le partite.

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