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Fabregas non ci sta e difende il suo Como in TV: “Alla gente piace parlare dei 100 milioni spesi”

Il tecnico dei lariani si dice “scontento” per il pareggio al Maradona: “Quando giochi così devi vincere”. E sull’episodio con Conte commenta: “Antonio è un allenatore feroce ma è un grande”.
A cura di Maurizio De Santis
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Cesc Fabregas va in tv e si comporta da uomo di campo vero, che certe cose le lascia lì e basta. Preferisce puntare l'attenzione sul suo Como che a Napoli – a suo dire – avrebbe meritato la vittoria. E il risultato di 0-0 non lo soddisfa in pieno. "Sono contento fino a un certo punto, quando giochi così devi vincere ma abbiamo fatto un altro step in avanti contro una squadra molto forte che mi piace molto. Soddisfazione di venire a giocare qui, al Maradona che solo il nome ti mette paura". In tv la prendono alla larga e gli chiedono dell'episodio avvenuto nel primo tempo ma lui si comporta da professionista e da signore. "Conosco Antonio, è un allenatore molto appassionato – le parole del tecnico a DAZN -. È molto feroce, vuole sempre crescere. Al Chelsea faceva cose molto diverse, questo dimostra la sua capacità di evolversi e di dare alle squadre che allena un'impronta forte".

Fabregas e il progetto del Como: "Non ci sono squadre che fanno come noi"

Non c'è motivo di fare polemica con Antonio Conte, nemmeno cede alla tentazione di fare battute sull'allenatore che in partita lo aveva affrontato a muso duro. "È così che l'avete preparata? È così Cesc?!", aveva urlato il tecnico del Napoli, protestando per l'atteggiamento dei lariani che, a suo dire, erano spesso a terra… Fabregas si concentra sulla prestazione della sua squadra che è quinta in classifica e al Maradona ha giocato a viso aperto, con personalità.

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"Guardo tante partite del Napoli e non ho visto nessuna squadra pressarlo così come abbiamo fatto noi. E voglio ricordare che lo abbiamo fatto avendo tre giocatori di 20 anni, due di 21 anni e uno di 22. So che alla gente piace parlare di cento milioni spesi ma abbiamo fatto investimento su ragazzini, alcuni sono venuti a zero. Jesus Rodriguez non ha fatto neanche un anno da professionista. Non ci sono molte squadre che lo fanno è questa è una cosa che mi dà grande soddisfazione".

Elogio della "personalità" dei suoi giovani: "Percorso solo all'inizio"

Il pareggio a Napoli gli sta stretto. Fabregas lo ripete chiaramente, è questione di mentalità che lui stesso sta cercando di trasferire ai suoi calciatori. "I primi 75 minuti mi hanno emozionato, gli altri 20 abbiamo sofferto e saputo soffrire – ha aggiunto -. La squadra sta migliorando, ma siamo consapevoli che c'è ancora tanto da fare. Quando sei giovane ci sono tanti alti e bassi ma questi ragazzi mi regalano tanto. Io spingo perché loro sono di mentalità aperta e continuano a lavorare sempre di più".

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