Fabio Paratici torna al Tottenham dopo la fine della squalifica: quale sarà il suo nuovo ruolo
Fabio Paratici riprende ufficialmente la sua poltrona al Tottenham dopo la fine della squalifica che gli aveva impedito di esercitare il ruolo di direttore sportivo. Il club inglese ha annunciato oggi la nuova organizzazione del management sportivo, dando il benvenuto per la seconda volta al dirigente italiano che aveva lavorato a Londra già dal 2021 al 2023, dopo la fine del suo lunghissimo periodo alla Juventus.
In estate è stato vicinissimo al rientro in Italia, con il Milan che avrebbe voluto puntare su di lui per ricostruire la dirigenza, ma l'accordo è sfumato anche a causa del limite di operabilità che non gli consentiva di ricoprire attivamente la carica fino all'ultimo giorno della squalifica.
Il Tottenham annuncia Paratici come direttore sportivo
Sfumato il ritorno in Italia l'ex Juve ha atteso pazientemente e per lui si sono aperte di nuovo le porte del Tottenham, con il quale aveva lavorato con grande successo per i due anni precedenti alla sanzione. Nel nord di Londra ha conquistato la stima della società ma anche dei tifosi che lo hanno riaccolto con moltissimo entusiasmo: è stato nominato direttore sportivo, ma rispetto all'esperienza passata avrà al suo fianco Johan Lange che ricoprirà la stessa carica. Gli Spurs avranno quindi due DS che lavoreranno a stretto contatto con la squadra maschile, compresa quella giovanile.
L'obiettivo del Tottenham è quello di vincere ancora dopo aver portato a casa l'ultima Europa League: "L'esperienza combinata di Johan e Fabio garantirà che ogni decisione, dai percorsi dei giocatori, allo sviluppo delle performance, allo scouting e al reclutamento, sia allineata e supporti un obiettivo generale: costruire una squadra vincente, di livello mondiale e che duri nel tempo". Ci saranno delle piccole differenze rispetto alla parentesi tra il 2021 e il 2023, ma anche stavolta Paratici è pronto a mettersi in gioco riprendendo per la prima volta la carriera dopo la squalifica: nei primi tempi aveva lavorato come consulente esterno del club prima di voltare pagina e dedicarsi ad altri progetti.
