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Fabio Paim doveva essere il nuovo Cristiano Ronaldo ma è diventato un flop giramondo

Nel 2003 quando arrivò al Manchester United Cristiano Ronaldo disse che c’era un giovane portoghese più forte di lui, il suo nome era Fabio Paim. La carriera di questo ragazzo, però, non è stata neanche lontanamente paragonabile a quella di CR7. Ha giocato ovunque (Angola, Lituania, Moldavia, Qatar, Brasile) e ha vestito pure la maglia del Chelsea, ma non ha mai mostrato tutto il suo talento. E purtroppo Fabio Paim è finito pure in galera, a causa della droga.
A cura di Alessio Morra
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In ogni sport i grandi campioni eleggono i propri successori. Capita spesso, però, che i più grandi sbaglino la previsione sull'erede designato. Così è stato anche per Cristiano Ronaldo che quando ancora non era il campionissimo di oggi parlando di Fabio Paim disse: "Lui è più bravo di me". Quella profezia, a conti fatti (CR7 è il calciatore che ha segnato più gol nella storia del calcio), si è rivelata sbagliata. Fabio Paim è un nome che pochi appassionati ricordano e la sua è stata una carriera anonima e mediocre. A distanza di anni, Paim parlando di se stesso e di Ronaldo ha detto: "Avevo la qualità, almeno quanto lui, ma non avevo il resto".

Quando Ronaldo diceva Fabio Paim è più forte di me

Come CR7, Fabio Paim cresce nelle giovanili dello Sporting Lisbona, una fucina di talenti. Cristiano e Fabio sono amici, hanno quasi la stessa età (tre anni in meno Paim), condividono, seppur a distanza, un pezzo di percorso, poi si separano quando Ronaldo firma per il Manchester United e quando sbarca in Inghilterra presentandosi dice che lui non è il più promettente giocatore portoghese. Perché c'è un ragazzo che ha maggiori qualità, il suo nome è Fabio Paim.

La breve avventura al Chelsea

Quando ha 14 anni, Fabio Paim è un obiettivo di mercato di tanti club importanti, inclusi il Barcellona e il Real Madrid, lui resta dov'è, preferisce non migrare come l'amico Cristiano. Lo Sporting gli fa fare esperienza e lui veste le maglie di tre squadre diverse in un anno e mezzo, poi nell'estate del 2008 Jorge Mendes lo porta al Chelsea, che in panchina ha Felipao Scolari. Sembra il passo decisivo verso una grande carriera, ma l'allora ventenne Paim delude, non riesce a emergere, si ferma poco in Inghilterra, gioca con la squadra riserve, torna in patria, ancora con lo Sporting e inizia una discesa che sarà inesorabile.

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Fabio Paim gira il mondo

Lo Sporting, che per non perderlo gratis gli aveva fatto firmare un ricco contratto (da 20.000 euro al mese, spesi in buona parte per acquistare delle vetture), nel 2010 lo lascia libero. Paim inizia così a peregrinare, finisce prima nelle categorie minori portoghese e poi inizia un vero e proprio giro del mondo. Gioca prima in Qatar e poi in Lussemburgo, due delle nazioni in cui mette piede per giocare a calcio, le altre: Cina, Angola, Malta, Lituania e Brasile, tra il 2011 e il 2015. Si allena con scarsa voglia e gioca pochissimo, in tutta la sua carriera ha racimolato poche partite.

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L'arresto per droga in Portogallo

Nell'estate del 2019 viene addirittura arrestato dalla polizia portoghese, quando viene trovato in possesso nella sua abitazione di 12 grammi di cocaina, ma anche di bilancini di precisione (utili per le dosi). Finisce dietro le sbarre, esce, ma viene arrestato nuovamente con l'accusa di far parte di un'organizzazione che smercia droga. Di problemi extra calcio ne aveva già avuti. In un reality show in patria era stato cacciato perché aveva malmenato un altro concorrente, mentre nel 2015 venne accusato di stupro, accusa da cui venne poi prosciolto. Le parole di Ronaldo se le ricorda e il parallelo forse gli è pesato: "Potevo fare di più, ma non avevo ciò che aveva Ronaldo: la forza e il desiderio di arrivare. Cristiano ha sempre avuto una grande etica del lavoro, io non avevo quella". 

Il mondo del calcio lo ha richiamato e nel 2020 è finito in Polonia, dove ha firmato con l'LZS Starowice, ma è durata poco anche lì e all'inizio del 2021 ha firmato per una squadra moldava l'FC Zimbru Chisinau, che è stata l'ultima tappa della sua carriera.

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