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È morto Ilario Castagner, aveva 82 anni: sfiorò lo Scudetto con il ‘Perugia dei miracoli’

È morto Ilario Castagner, ex calciatore e allenatore: aveva 82 anni. Sfiorò lo Scudetto con il Perugia dei miracoli e fu il primo allenatore nella storia del calcio italiano a terminare imbattuto un campionato di Serie A.
A cura di Vito Lamorte
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È un giorno triste per il calcio italiano. È morto Ilario Castagner, che sfiorò lo Scudetto con il ‘Perugia di miracoli' nella stagione 1978-1979. Guidò altri club importanti come Inter, Ascoli, Pescara Lazio e Milan. Fu il primo allenatore nella storia del calcio italiano a terminare imbattuto un campionato di Serie A.

La notizia è stata data dal figlio Federico sui social network: "Oggi se ne è andato il sorriso più bello del Calcio italiano. Grazie a tutti i medici e al personale sanitario dell'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia che in queste ultime settimane si sono presi cura di lui. Ciao papá…".

Da calciatore Castagner giocava come centravanti e fece il suo debutta tra i professionisti con la maglia della Reggiana nella stagione 1959-1960 in Serie B. Poi ha giocato con il Legnano, a cui seguiranno le esperienze di Perugia (dove coglie il suo miglior risultato personale vincendo con 17 reti la classifica marcatori del girone B della Serie C), Prato e Rimini.

Sia da calciatore che da allenatore la tappa più importante della sua carriera calcistica fu quella di Perugia. Era al suo primo incarico come capo allenatore, dopo aver fatto il vice di Corrado Viciani nel settore giovanile dell'Atalanta, e risollevò una piazza che si barcamenava nella zona medio-bassa della Serie B: faceva parte del trio composto dal presidente D'Attoma e il ds Silvano Ramaccioni, che riuscì nell'impresa di salire in Serie A con giocatori poco conosciuti come Frosio, Renato Curi e Paolo Sollier.

Il Perugia chiuse il torneo con la difesa meno battuta (16 reti subite) ma il gioco del Grifone era di grande qualità con calciatori del calibro di Frosio, Della Martira, Vannini, Bagni e Speggiorin. Una squadra aggressiva, che non dava tempo agli avversari di pensare e a cui piacere avere il possesso della palla.

Nonostante un torneo concluso da imbattuti, i biancorossi chiusero al secondo posto alle spalle del Milan, coronato dal raggiungimento: quella stagione non venne mai più eguagliata nella storia del club umbro e a Castagner valse l'assegnazione del premio ‘Seminatore d'oro'.

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Le due esperienze a Milano fruttarono la vittoria di un campionato di B col Milan e un terzo posto con l'Inter. Con l'Ascoli vinse la Coppa Mitropa; battendo il Bohemians Praga grazie ad un gol di Bonomi su rigore.

È tornato a Perugia per le ultime esperienze della sua carriera e riportò il Grifone in Serie A vincendo lo spareggio contro il Torino a Reggio Emilia.

Castagner se n'è andato nel giorno del derby umbro. Il movimento calcistico italiano perde un grande allenatore e un uomo d’altri tempi, uno degli ultimi rappresentanti di un calcio che non c’è più.

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