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Dov’è oggi Mattia Almaviva, il ragazzino a cui Totti consegnò la fascia nel giorno dell’addio

Era il 28 maggio 2017 quando Francesco Totti salutò tutto l’Olimpico dando l’addio al calcio giocato e consegnando la propria fascia di capitano a Mattia Almaviva, un ragazzino di soli 11 anni. Un gesto che venne trasmesso in mondovisione e che sancì una sorta di ‘investitura’. Oggi Mattia gioca nelle giovanili della Roma ed è stato ingaggiato dall’agenzia di Totti. “Con lui” spiegò al momento dell’addio “può continuare la tradizione dei numeri 10”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il 28 maggio 2017 Francesco Totti lasciò la Roma e salutò il suo pubblico all'Olimpico. In questa giornata di festa e lacrime, il capitano giallorosso fu anche protagonista di un gesto che è rimasto nell'immaginario collettivo e soprattutto in quello di un ragazzino di 11 anni, il quale si vide consegnare la fascia dal '10' romanista. Quel ragazzino era Mattia Almaviva. Un passaggio di consegne che molti lessero come una vera e propria ‘investitura' ufficiale da parte di Totti  al piccolo campioncino in erba che a quel tempo militava tra i Pulcini, di cui era capitano.

Mi sono sentito di dare la fascia a Mattia Almaviva perché è forte veramente. Tutti ne parlano bene, e posso assicurarvi che é così. Con la palla tra i piedi fa quello che vuole, io alla sua età non ero così bravo. Ho voluto fare quel gesto perché voglio che un domani la tradizione continui, mi ha detto che il suo sogno è restare alla Roma per sempre

Anche se molti non lo sanno, fu soprattutto il caso a portare il piccolo Mattia alla ‘corte' del ‘Pupone'. In realtà, quel giorno non doveva trovarsi lui lì, bensì un altro rappresentante della scuola calcio della Roma ma il destino giocò uno dei suoi soliti scherzi e fece incrociare i due numero 10, di un passato e presente immenso e di un futuro ricco di aspettative. Mattia Almaviva era il capitano dei Pulcini 2006, il più piccolo tra le rappresentanti juniores con la fascia del settore giovanile. C'era anche un gruppo classe 2007, ancor più giovane ma in quel periodo era  in trasferta, a Bergamo per un torneo. Così, l'onore in mondovisione era toccato al piccolo Mattia arrivato alla Roma attraverso uno dei camp estivi dove stupì per tecnica, velocità e facilità di calcio. Da lì a due anni più tardi, vestirà la maglia giallorossa, coronando il sogno di ogni bambino che tifa Roma: incontrare il Capitano dal vivo. E a Mattia toccò nel giorno più importante, in un gesto che è già passato alla storia.

 Sono sicuro che riuscirà ad arrivare dove desidera: con il pallone è bravo, ma soprattutto è un ragazzino semplice. La società voleva che la mia maglia fosse ritirata una volta che ho smesso, ma ho subito detto di no. La maglia numero 10 è il sogno di ogni ragazzino che comincia a giocare a calcio e alla quale tutti devono aspirare

Mattia Almaviva a 14 anni, è ancora tra le fila della Roma e continua a lavorare per diventare un campione del futuro. E' stato titolare nel centrocampo della Roma Under 15 e si è distinto tra i migliori per le sue qualità, al punto da fare colpo una seconda volta su Totti: ad agosto del 2020 Mattia è entrato a far parte dell'agenzia di management e scouting diretta dall'ex capitano della Roma.

La regola d'oro è lasciare il ragazzo nella tranquillità massima perché le doti per emergere le ha e solo il tempo dirà se riuscirà a trasformarle in fatti, al di là delle tante parole che sono state pronunciate nel corso degli anni. Da quel lontano 28 maggio. Quando Totti salutò il calcio, consegnando l'eredità più grande ad un bimbo di soli 11 anni.

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