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Diritti TV Serie A tra DAZN e Sky, altra votazione nulla. E rispuntano i fondi

L’assemblea dei club di Serie A per l’assegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2021/2024 si è conclusa con la fumata grigia. L’offerta di DAZN da 840 milioni di euro a stagione per poter trasmettere 7 partite di Serie A a giornata in esclusiva e 3 in co-esclusiva ha ricevuto solo 11 voti favorevoli, ne servirebbero 14.
A cura di Marco Beltrami
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La corsa per i diritti televisivi della Serie A del triennio 2021/2024 fa registrare una frenata. L'ultima assemblea dei club infatti non ha prodotto la proverbiale fumata bianca, con il discorso dunque che è stato rimandato. L'offerta di DAZN non è riuscita a raccogliere il numero dei voti richiesti, in virtù dell'astensione di 9 delle 20 società del massimo campionato.

Niente di fatto sul fronte dei diritti TV per il prossimo triennio in Serie A. L'offerta di DAZN nell'ultima assemblea dei club ha ottenuto 11 voti favorevoli, da parte di Atalanta, Cagliari, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese. Si sono invece astenuti invece Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino (che puntano a portare avanti il discorso relativo alla media-company con i fondi) per una situazione che si è conclusa con la fumata grigia, visto che sarebbero serviti 14 voti favorevoli alla piattaforma streaming che ha offerto 840 milioni di euro a stagione per poter trasmettere 7 partite di Serie A a giornata in esclusiva e 3 in co-esclusiva.

DAZN dovrà tentare l'assalto nella prossima assemblea dei club. La piattaforma streaming può contare sulla partnership con Tim. L'azienda italiana di telecomunicazioni nei giorni scorsi ha confermato il tutto con la prospettiva di sostenere l'offerta del 40% di quella di DAZN, fornendo 340 milioni di euro a stagione in un accordo di distribuzione di contenuti.

Questa la nota ufficiale a margine dell'Assemblea odierna della Serie A: "L’Assemblea della Lega Serie A si è svolta oggi in video collegamento con la partecipazione di tutte le Associate. Per quanto riguarda i diritti televisivi per il territorio italiano per il triennio 2021-2024, in considerazione delle richieste di approfondimenti tecnici e giuridici, non è stato assegnato alcun pacchetto previsto dall’invito ad offrire pubblicato lo scorso 4 gennaio. Le offerte ricevute dagli operatori della comunicazione, dopo ulteriori disamine tecniche e giuridiche, saranno nuovamente sottoposte alla volontà di una prossima Assemblea, durante la quale, come richiesto da un qualificato numero di Società, sarà posta all’ordine del giorno anche l’operazione con il consorzio CVC-Advent-FSI".

Una situazione che ha spinto Sky (che potrebbe tornare alla carica in occasione della prossima assemblea) ad inviare una lettera alla Lega di Serie A e ai club per definite "critico" l'accordo Tim-DAZN. Nella stessa infatti si legge: "Dal comunicato stampa di Tim diffuso martedì si evince che, grazie all'accordo firmato con Dazn e ai cospicui minimi garantiti messi sul piatto, Tim beneficerebbe di un trattamento preferenziale nella distribuzione di Dazn, pur essendo Tim l'operatore incumbent con maggiore forza di mercato in Italia, in particolare nel segmento broadband. Un tale accordo di distribuzione preferenziale potrebbe quindi generare potenziali criticità concorrenziali e di compatibilità con la legge Melandri". La battaglia è ancora lunga e il 29 marzo scadranno le offerte delle TV.

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