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Davide Lanzafame unisce il Ferencvaros, la Juventus… e Cristiano Ronaldo

La sfida di Champions League tra il Ferencvaros e la Juventus non è come tutte le altre per Davide Lanzafame. L’attaccante che attualmente milita in Turchia ha vestito entrambe le maglie: da meteora bianconera con tanto di paragoni con Cristiano Ronaldo, all’exploit in Ungheria con scudetto e titolo di capocannoniere.
A cura di Marco Beltrami
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La sfida di Champions League tra il Ferencvaros e la Juventus avrà un sapore particolare per Davide Lanzafame. L’attaccante attualmente in forza ai turchi dell’Adana Demirspor, ha vestito entrambe le casacche: dalle Giovanili alla prima squadra bianconera, fino alla fortunata stagione ungherese del 2018/2019, con tanti gol all’attivo. Una carriera non banale quella del classe 1987 che da giovanissimo veniva accostato addirittura a Cristiano Ronaldo.

La carriera di Lanzafame tra Italia e Ungheria

Davide Lanzafame in carriera ha vestito tantissime maglie dividendosi tra Italia e Ungheria, prima dell’ultima esperienza in Turchia. Cresciuto nelle Giovanili della Juventus, l’esordio in prima squadra arriva nella Serie B 2006/2007 quando i bianconeri conquistano la promozione in Serie A dopo la retrocessione per i fatti di Calciopoli. Poco spazio a Torino e allora ecco l’inizio del suo girovagare: dal Palermo al Bari, con la nuova promozione conquistata con Antonio Conte alla guida dei Galletti. Velocità, imprevedibilità per un giocatore utilizzato come esterno offensivo, che dopo un’annata al Parma fa ritorno alla Juventus tra nuove grandi aspettative.

L’esperienza bis sotto la Mole dura però poco per il calciatore che viene girato al Brescia, e poi al Grosseto. Nel 2013 la sua prima esperienza straniera, in terra magiara all’Honved prima del ritorno in Italia contraddistinto dal brutto episodio della squalifica. Un provvedimento legato al calcioscommesse: un anno e 4 mesi di squalifica per frode sportiva per un'inchiesta su alcune partite del Bari, risultate truccate in passato. Nel 2016 dopo Perugia e Novara, ecco la nuova avventura in Ungheria, prima all’Honved e poi al Ferencvaros. In biancoverde Lanzafame lascia un segno indelebile in una sola stagione, conquistando lo scudetto e il titolo di capocannoniere con 16 reti all’attivo. Schierato in posizione più avanzata il classe 1987 ha dimostrato un fiuto del gol importante, capace di renderlo molto popolare nel campionato magiaro.

In un’intervista esclusiva ai microfoni di Fanpage di pochi mesi fa, Lanzafame ha spiegato i motivi della sua rinascita in Ungheria, legati a condizioni ambientali  favorevoli: "È il posto dove ho giocato di più e con più continuità. Ho cambiato molto volte squadra e ha sicuramente influito ma io non sono abituato a cercare scuse. Purtroppo so di avere un carattere particolare e quando non sento fiducia tendo a non dare il meglio. A Bari, a Parma e a Perugia penso di aver fatto bene, all'Honved mi sono rilanciato alla grande e poi c'è stato lo step al Ferencvaros prima del ritorno all'Honved".

Perché Lanzafame non è esploso nella Juventus

Cosa è andato storto alla Juventus? Lanzafame ha le idee molto chiare e non nasconde il rimpianto per non aver lavorato in bianconero con Conte, dopo la promozione conquistata insieme a Bari: “Nel semestre con Delneri venivo utilizzato molto da esterno ma io ho sempre fatto la seconda punta e cambiare ruolo mi ha destabilizzato molto. Ho vinto il Viareggio e ho fatto il capocannoniere da seconda punta ma giocare in un ruolo non mio non mi ha aiutato. Probabilmente non ero ancora pronto sotto diversi fattori ad indossare una maglia così e allo stress che comporta: se avessi avuto un'occasione con Conte, che mi conosceva già, qualche mese dopo nessuno può dire come sarebbe cambiata la mia carriera ma con i ‘se' e con i ‘ma' nella vita non si fa nulla nella vita".

Lanzafame e i paragoni del passato con Cristiano Ronaldo

In Ferencvaros-Juventus, tornerà a giocare in Champions dopo il Covid Cristiano Ronaldo. Quel Cristiano Ronaldo, al quale Lanzafame è stato generosamente paragonato in giovane età: “Inizialmente, quando non ho fatto quello che qualcuno si aspettava, c'era un po' di dispiacere ma dopo l'ho sempre vissuto come una cosa eccessiva. Io all'epoca ero un giovane di prospettiva, che col sennò del poi poteva avere un successo maggiore, ma è un aneddoto che in tanti ripescano spesso e mi fa sorridere".

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