Da tifoso del Milan a compagno di Ibrahimovic, l’emozione di Tonali: “È stato difficile abituarmi”
Se c'è un calciatore che più di altri che si sta prendendo una bella rivincita sulle tante cose negative dette sul suo conto lo scorso anno, quello è Sandro Tonali. Il calciatore del Milan lo scorso anno non ha avuto l'impatto che tutti speravano con il mondo rossonero ma non per questo aveva dimenticato come si gioca a pallone: la prima stagione con la maglia del Diavolo non è stata positiva, ma le qualità non potevano essere messe in discussione. Bisognava trovare il modo di farle emergere, e Stefano Pioli ci è riuscito.
Il classe 2000 è uno dei più presenti e dei più continui di tutta la rosa a disposizione del tecnico di Parma e i numeri sono dalla sua parte: 1.811 minuti distribuiti in 28 presente, con 2 gol e 2 assist per i compagni. Non male per uno che lo scorso anno veniva criticato da tutti e per molti doveva essere rispedito al Brescia senza esercitare il riscatto.
Il resto, però, lo ha fatto Tonali: per restare al Milan si è ridotto l'ingaggio (da 1.6 a 1.2 milioni) e dopo un primo anno di grande difficoltà, sia dal punto di vista mentale che tecnico, il suo atteggiamento ora è quello di un leader. Sandro aveva voglia di mostrare le sue qualità dopo le molte critiche che lo avevano ferito e adesso è un punto fermo dei rossoneri.
Il centrocampista nato Lodi si è raccontato in una lunga intervista a quotidiano La Repubblica e ha parlato di come mister Pioli lo ha aiutato a migliorare: “Mi mancava l'1% che mi faceva stare dentro il gruppo. Lui mi ha martellato sul lavoro, glielo devo riconoscere. Avevo passato un anno difficile e abbiamo fatto come se non ci fosse stato. Tenere duro non è solo una mia caratteristica, è una dote necessaria nel calcio. Senza determinazione, senza voglia di riscatto, non puoi sfondare”.
Tonali ha sempre detto chiaramente di essere tifoso del Milan e ha raccontato l’emozione di giocare nella stessa squadra con Zlatan Ibrahimovic: "Fortissima: in un attimo passi da tifoso a compagno, due cose completamente diverse. Devi saperle gestire e scindere. All'inizio resti a bocca aperta e rischi di deconcentrarti. Ci sono riuscito dopo il primo mese”.