Da “fenomeno codardo” al fallo di Ronaldo su Cragno, la storia di Calvarese con Conte e la Juve

Gianpaolo Calvarese è l'arbitro designato per il big match Juventus – Inter (al Var ci sarà Irrati), una sfida che può essere decisiva per le sorti dei bianconeri in campionato e per la qualificazione alla Champions. Antonio Conte ritrova sulla propria strada il direttore di gara abruzzese verso il quale urlò "fenomeno, fai sempre il fenomeno" e gli diede del "codardo". L'episodio avvenne durante la sfida di Coppa Italia di un anno fa con il Napoli (vittoria dei partenopei per 0-1 con gol di Fabian Ruiz nella semifinale di andata giocata a San Siro) e fece discutere il nervosismo e l'atteggiamento palesemente irrispettoso del tecnico che se la cavò solo con un'ammonizione nonostante le proteste reiterate. Oggetto della contestazione era un fallo fischiato in attacco a Brozovic su Mertens, il labiale fu chiarissimo.
E non è stata certo l'unica volta che Conte ha ingaggiato – spesso salvato dalla vicinanza del team manager Oriali – battibecchi con gli arbitri: quel "fate sempre i protagonisti" risuonerà anche nelle orecchie di Mariani e Maresca in altri momenti della stagione.

Nel novero dei precedenti ci sono anche due situazioni che chiamano in causa Cristiano Ronaldo. L'una più controversa dell'altra: il brutto fallo commesso da CR7 su Cragno a Cagliari (il portoghese entrò a gamba tesa e alta sul viso del portiere e venne solo ammonito) e un cartellino giallo sventolato sotto il naso dell'ex Real che aveva tentato una deviazione di mano a pochi passi da Handanovic. "Signore, te lo giuro", disse il campione della Juventus al fischietto che lo punì per quel gesto.
In quell'occasione gli andò male ma in terra sarda venne graziato: la scarpata in pieno volto all'estremo difensore dei sardi – da regolamento – avrebbe meritato l'espulsione, invece restò in campo e fu decisivo per indirizzare il match verso la vittoria per i bianconeri.