Cristiano Ronaldo sfida ai rigori il portiere robot e riesce a segnare solo quando capisce il bug

Cristiano Ronaldo ha sfidato ai rigori il portiere robot che si muove con intelligenza artificiale. Com'è andata a finire? CR7 è riuscito a fare gol ma ha dovuto provare più volte prima di riuscire a trovare la traiettoria e l'angolo giusti per superare quella sagoma che copre l'intera altezza della porta ed è dotata di abbastanza "intuito" da analizzare i tiri, codificando direzione e velocità della sfera grazie ad alcuni sensori posti ai lati della porta. Chi ha inventato un marchingegno del genere? Mark Rober è un ex ingegnere americano della NASA che ha costruito l'automa contro il quale si è cimentato il cinque volte pallone d'Oro.
La sfida ai rigori tra CR7 e il portiere robot
Il duello tra uomo e macchina si è svolto durante la pausa dei campionati per le nazionali. L'intera impalcatura è stata allestita all'intero del centro sportivo dove alloggiava il Portogallo. Ad assistere a quella gara c'erano molti compagni di selezione di CR7, tra cui lo juventino Conceiçao o l'ex bianconero Renato Veiga. Dopo qualche conclusione di riscaldamento, la spiegazione dello Youtuber sul funzionamento del dispositivo (con tanto di prova che ha lasciato tutti a bocca aperta) e qualche battuta ("è meglio di qualche altro portiere che conosco…", le parole di Ronaldo) il duello ha avuto inizio.
Cristiano Ronaldo vince ma ha dovuto sfoderare un trucco
Il calciatore dell'Al-Nassr s'è dovuto impegnare, e anche tanto, prima di spuntarla. Ha tentato diverse soluzioni: battendo di potenza, di precisione, cambiando angolazione o, addirittura, optando per la soluzione "centrale" che spesso inganna i portieri reali, spiazzandoli. Ma quello non era in carne e ossa. Arrendersi, però, non è verbo che esiste nel vocabolario di Cristiano Ronaldo che ama sempre spingersi oltre i limiti della propria carriera. Del resto, è stato lui a dire: "Non sono io che inseguo i record, ma sono i record che inseguono me". E così è stato anche contro il portiere robot.
CR7 non s'è perso d'animo e ha aguzzato l'ingegno, aiutato anche da un pizzico di buona sorte. Per rendere inefficace la destrezza del portiere "artificiale" ha fatto ricorso a tutta la propria tecnica, escogitando un trucco che gli deriva da anni di esperienza. Come? Sfoderando un tiro carico d'effetto che s'è piazzato laddove nemmeno la macchina può arrivare. In quell'unico spazio libero che solo la precisione millimetrica può coprire. È così è stato. La traiettoria a giro ha battuto sì l'estremo difensore ma di pochissimo.