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Cosa serve all’Italia contro la Moldavia per sperare nella qualificazione ai Mondiali 2026 senza spareggi

La Nazionale è costretta a una rincorsa difficilissima se vuole chiudere al primo posto il girone di Qualificazione ai Mondiali 2026. L’italia deve vincere sempre e segnare tantissimi gol.
A cura di Alessio Morra
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L'Italia torna in campo stasera e lo fa contro la Moldavia, nell'ultima partita della gestione Spalletti. Il c.t. lascerà a Ranieri o a Pioli dopo nemmeno due anni. L'esonero è stato ufficializzato, al successore e al futuro si penserà più avanti. Perché in questo momento l'unica cosa che conta è vincere contro la Moldavia e segnare il maggior numero di gol possibili. Perché la differenza reti è fondamentale nelle Qualificazioni ai Mondiali 2026.

La classifica del Girone I: Italia a 0 punti

L'incubo è tornato a materializzarsi. Lo spettro di una mancata qualificazione ai Mondiali è insorto di nuovo, e bello pesante, dopo il 3-0 incassato dalla Norvegia. Haaland e compagni hanno già 9 punti in questo raggruppamento, formato da cinque squadre e che prevede otto partite per ogni nazionale. 9 punti per i norvegesi, che a marzo hanno già iniziato a giocare e sono a punteggio pieno, mentre l'Italia è a secco, perché ha giocato e perso una sola partita.

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L'Italia è costretta a vincere tutte le partite

La situazione da leggere è assai semplice. L'Italia deve vincere tutte le partite che ha da giocare da qui a metà novembre, l'ultima sarà proprio, in casa, contro la Norvegia. Dovesse vincerle tutte molto probabilmente aggancerebbe la squadra che ha umiliato gli Azzurri a Oslo, le altre squadre del girone (Israele, Moldavia, Estonia) sono molto deboli e la chance di vincerle tutte (fino all'ultima giornata di novembre) ce l'hanno sia Solbakken che il futuro c.t. azzurro.

Perché per l'Italia sarà fondamentale fare tanti gol

Qualora l'Italia vincesse tutte le partite (le sette da giocare) chiuderebbe il girone a 21 punti. La Norvegia è già a quota 9 ed ha, come detto, ampiamente la possibilità di fare bottino pieno nelle prossime quattro sfide. Se gli scandinavi chiudessero pure loro a quota 21 punti si avrebbe una situazione di parità. In quel caso chi va dritto ai Mondiali? La risposta è: la squadra con la miglior differenza reti. Motivo per il quale è fondamentale da qui a novembre per l'Italia vincere realizzando il maggior numero di gol possibili in tutte le partite.

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Cosa succede a pari punti

Il primo criterio in caso di parità di punti tra due squadre infatti non è quello dei confronti diretti, ma della differenza reti generale che, per ovvi motivi, al momento è terribile per l'Italia: – 3 (ha perso 3-0 in Norvegia), ed è maestosa per la Norvegia: + 10 (ha vinto 0-5 in Moldavia, 2-4 fuori casa con Israele e 3-0 con l'Italia). Quindi tecnicamente l'Italia è dietro di 13 gol. Dunque: l'obiettivo primario è vincere contro la Moldavia, per i primi tre punti, poi è segnare tanto, cosa che in realtà all'Italia tradizionalmente riesce sempre con tanta fatica. Ma ora o si fa l'Italia o si rischia di essere fuori dai Mondiali.

Chi si qualifica ai playoff e come funzionano

Le dodici squadre che chiuderanno al secondo posto i dodici gironi di Qualificazione ai Mondiali della zona europea si qualificheranno direttamente per i playoff, le otto migliori saranno teste di serie. A queste si aggiungeranno quattro squadre provenienti dal percorso della Nations League. Le sedici squadre saranno divise in quattro mini tornei differenti, ognuno di essi decreterà una squadra qualificata per i Mondiali. I playoff si terranno il prossimo marzo.

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