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Cosa è successo nello spogliatoio dell’Inter nell’intervallo della finale: “È stato difficile”

L’Inter ha provato a scuotersi nell’intervallo della finale di Champions League persa contro il PSG: il racconto di Denzel Dumfries.
A cura di Paolo Fiorenza
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Quando l'arbitro rumeno Istvan Kovacs ha fischiato la fine del primo tempo della finale di Champions League tra Inter e PSG, qualcuno avrà forse pensato a quel Milan-Liverpool ribaltato come un calzino nell'intervallo di Istanbul nel 2005. Lì i gol da rimontare erano addirittura tre, mentre sabato a Monaco erano ‘solo' due, ma nulla è cambiato al rientro in campo per giocare i secondi 45 minuti del match. Anzi, la lezione per i nerazzurri è diventata ancora più severa, fino a raggiungere dimensioni storiche col 5-0 finale, qualcosa di mai successo nella storia del calcio.

Simone Inzaghi e i veterani della squadra devono averle provate tutte nell'intervallo per provare a darsi una scossa e cambiare le sorti di una partita che era apparsa indirizzata verso Parigi fin dal fischio d'inizio. Lo fa capire il racconto di quanto avvenuto in quel quarto d'oro nel ventre della Fußball Arena, fatto da Denzel Dumfries dopo il match.

I giocatori dell'Inter distrutti dopo la finale di Champions League persa col PSG
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Il tentativo dell'Inter di scuotersi nell'intervallo della finale di Champions

"È stato molto difficile nello spogliatoio – ha detto l'esterno olandese, unico calciatore dell'Inter a chiedere scusa ai tifosi per l'orribile prova offerta – Ovviamente abbiamo cercato di motivarci a vicenda, per provare a giocare meglio nel secondo tempo. Ma loro hanno fatto il 3-0 ed è stato molto difficile. Questa è la storia della partita, dobbiamo accettarlo. È molto duro per noi, per tutti. È un giorno nero per noi".

Il terzo gol del PSG – secondo personale di Doué, messo a segno al 63′ – ha di fatto chiuso la gara, senza che l'Inter desse mai realmente l'idea di poter minimamente rientrare in partita. Da lì in poi è stata accademia per i francesi, con la corsa a chi potesse inserire il proprio nome nella storia della Champions mettendo a segno qualche altra rete: ci sono riusciti Kvaratskhelia e il 19enne neoentrato Mayulu. La mancata concessione del recupero da parte del direttore di gara è il sigillo in ceralacca di una serata che tutti i tifosi nerazzurri vorrebbero cancellare per sempre.

Simone Inzaghi non ha trovato risposte nella disfatta di Monaco
Simone Inzaghi non ha trovato risposte nella disfatta di Monaco

Il duro faccia a faccia tra Frattesi e Inzaghi dopo la partita: impossibile proseguire assieme

Tra le mosse tentate da Inzaghi per provare a cambiare le carte in tavola non c'è stata quella, che a molti appariva scontata, dell'inserimento di Davide Frattesi: nell'ordine sono entrati in campo Bisseck e Zalewski (assieme al 54′), Darmian e Carlos Augusto (62′) e infine Asllani (70′), ma non un incursore col gol nei piedi come Frattesi, che in questa stagione era comunque stato utilizzato 47 volte, realizzando 7 reti.

Davide Frattesi con la medaglia del secondo classificato
Davide Frattesi con la medaglia del secondo classificato

Una grande delusione per il 25enne centrocampista romano, che dopo il fischio finale ha avuto un duro faccia a faccia col tecnico: "Perché non mi hai fatto entrare?", è la frase riportata dalla ‘Gazzetta dello Sport', con annessa rottura definitiva tra i due. Il loro destino sarà comunque in squadre diverse: c'è da capire chi di loro lascerà l'Inter.

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