Coronavirus, i timori del Ludogorets: “Ci hanno chiesto di restare in camera e uscire poco”
Il Coronavirus ha avuto un impatto forte anche sul calcio italiano. Quattro partite dell'ultimo turno di campionato di Serie A sono state rinviate, cinque o sei gare del prossimo weekend si disputeranno a porte chiuse. Si giocherà senza tifosi anche il match di Europa League tra Inter e Ludogorets. Il club nerazzurro di concerto con la UEFA ha reso noto, giorni fa, che non ci saranno tifosi a San Siro. Il Ludogorets, battuto 2-0 all'andata, oggi è sbarcato in Italia. Il preparatore dei bulgari Ivan Diaz Infantes ha rivelato di non aver mai vissuto una situazione del genere.
Le parole del preparatore atletico del Ludogorets
Nell'intervista a Mundo Deportivo Ivan Diaz Infantes ha detto che tutta la squadra ha ricevuto delle indicazioni molto precise. Tutti devono rimanere il più a lungo possibile nelle rispettive camere d'albergo e nessuno deve avere contatti con il personale dell'albergo.
A me non è mai successo una cosa simile. Questi fatti hanno sconvolto i nostri piani perché saremmo rimasti lì per due notti: saremmo dovuti arrivare il giorno prima e partire il giorno dopo, invece lasceremo Milano subito dopo la partita. Durante il nostro soggiorno ci hanno chiesto di rimanere nelle camere il più a lungo possibile, di uscire per mangiare e poco altro e di cercare di non interagire con il personale dell'hotel.
Le precauzioni del Ludogorets
Il tecnico, il ceco Pavel Vrba, ha confermato che tutti i calciatori non possono avere contatti con persone esterne al gruppo e devono essere il più cauti possibile. Il Ludogorets viaggerà con una mascherina per persona. Saranno in totale 150 le mascherine di sicurezza del Ludogorets. Con la squadra viaggia anche un epidemiologo. Tutti i giocatori, l'allenatore, lo staff e i dirigenti saranno sottoposti a controlli specifici al rientro in Bulgaria.