Conte in escandescenza in Napoli-Como, se la prende con Fabregas: “Cesc, l’avete preparata così?”

È bastato un episodio per accendere la scintilla al Maradona. Nel primo tempo di Napoli-Como, gara valida per la decima giornata di Serie A, Antonio Conte è andato su tutte le furie dopo un contrasto che ha visto un giocatore lariano restare a terra. Convinto che si trattasse di una simulazione, il tecnico azzurro ha perso il controllo e si è rivolto con tono accusatorio verso la panchina avversaria: "Cesc, l'avete preparata così? L'avete preparata così?".
Una scena insolita tra due allenatori che si conoscono bene. Conte e Fabregas hanno condiviso lo spogliatoio del Chelsea, vincendo insieme la Premier League nel 2017 e la FA Cup l'anno successivo. Ma l'adrenalina di una partita complicata ha trasformato la stima reciproca in un momento di tensione.

Il tecnico del Napoli, già nervoso dopo il rigore mal calciato da Morata e parato da Milinkovic-Savic, ha reagito in maniera veemente a un episodio che riteneva antisportivo. Fabregas, sorpreso, ha risposto con calma: "Antonio, lo sai anche tu che non è così", cercando di smorzare i toni di un confronto che per qualche minuto ha monopolizzato l'attenzione del pubblico.
L'arbitro ha lasciato correre, ma la tensione in campo è rimasta palpabile. Il match, frammentato da numerose interruzioni e caratterizzato da un clima teso, ha visto il tecnico della formazione campione d'Italia in carica continuare a protestare fino al fischio dell'intervallo. Solo allora, prima di imboccare il tunnel degli spogliatoi, i due si sono avvicinati e si sono stretti la mano, chiudendo simbolicamente l'incidente. Con Conte che, anche dopo il chiarimento, ha continuato comunque a lamentarsi per l'atteggiamento dei calciatori del Como.

Il botta e risposta tra Conte e Fabregas è la fotografia perfetta del momento che vive il Napoli: una squadra in cerca di equilibrio, con un allenatore sempre più esigente e pronto a esplodere davanti a ogni segnale di ingiustizia. Ma anche la testimonianza che il calcio, al di là dei rapporti personali, resta un terreno dove la tensione può trasformarsi in scintilla in qualsiasi momento.