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Conte a 3 partite dallo Scudetto col Napoli ma in Tv ci tiene a precisarlo: “Io me lo ricordo”

Il tecnico ha voluto ribadire i notevoli progressi fatti dalla sua squadra e qual è oggi il frutto di un lavoro iniziato nell’estate scorsa, nonostante l’emergenza assenze (“nessuno ne parla…”). Poi ha sentenziato: “Chi vince scrive la storia, gli altri la vanno a leggere”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Napoli di Antonio Conte è a tre partite dalla conquista dello scudetto dopo la vittoria a Lecce ma in diretta TV il tecnico ci tiene a precisare una cosa, rimarcando i notevoli progressi fatti dalla sua squadra e qual è oggi il frutto di un lavoro iniziato nell'estate scorsa. Lo scudetto è più vicino, può arrivare a coronamento di quel "percorso" a cui ha fatto più volte riferimento nel corso della stagione. Un "percorso" di crescita che è rimasto tale nonostante la defezione clamorosa di Kvaratskhelia (per la cessione al Paris Saint-Germain avvenuta a gennaio scorso) e gli infortuni che lo hanno condizionato.

Il tecnico non ha dimenticato la falsa partenza che era stata un boccone amaro, indigesto da mandare giù e lo ha ribadito nel corso delle interviste. "Io me lo ricordo l'esordio al Maradona contro il Modena in Coppa Italia, quando facemmo 0-0 e passammo solo ai rigori. E alla prima di campionato abbiamo perso a Verona 3-0…".

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È l'alfa e l'omega della stagione, in mezzo ci sono tutta la strada fatta e il duello a distanza con l'Inter, inizialmente favorita numero uno per la conquista del titolo. E quanto sia stato duro affrontare quel cammino Conte lo ha scolpito dentro di sé. Quanto fatto a Napoli ne confermano – semmai fosse stato necessario – le qualità di demiurgo del pallone, di uomo capace di ripartire da zero e portare subito risultati (basta pensare che il ritorno in Champions, primo e vero obiettivo, era stato già messo al sicuro). Ma resta coi piedi per terra anche dinanzi a chi prova a smuoverlo, a far sì che si sbilanci sullo scudetto.

"Lo dirò quando eventualmente accadrà – ha aggiunto a Dazn -. Non sono abituato a parlare di cose che ancora non ho… Me l0 ha insegnato la mia carriera. Ho perso e vinto scudetti all'ultima giornata. E ho imparato che chi vince scrive la storia, gli altri la vanno a leggereNessuno si ricorderà se arriviamo secondi. La storia va scritta solo in una maniera, vincendo".

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Emergenza. È la parola che smorza un po' l'euforia. A Lecce s'è fatto male anche Lobotka e serve capire qual è l'entità dell'infortunio. Come se non bastasse già la situazione in difesa… "Olivera ha fatto un'ottima partita da difensore centrale, l’aveva già fatto con la sua nazionale. Avevo anche Rafa Marin che a Monza ha fatto bene ma siamo a un punto del campionato in cui bisogna avere giusta esperienza". Altro concetto che rimarca in diretta: "Nessuno ne parla. Ma siamo in continua emergenza. Neres fuori da un mese, Buongiorno fuori, Juan Jesus che è il sostituto è fuori. Si è fatto male Lobotka, mi auguro che possa recuperare perché stiamo continuano a perdere pezzi però non molliamo".

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