Consiglio di Lega infuocato ma niente golpe finale: ricucito lo strappo tra Casini e De Siervo

Non c'è stata nessuna rivoluzione ai vertici della Lega Serie A ma il clima che si respirava prima del Consiglio era davvero da resa dei conti. C'è stato un chiarimento, anche molto duro, nell'incontro che è andato in scena oggi a Milano e che era stato annunciato come un vero e proprio duello tra l’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, e il presidente della Lega, Lorenzo Casini.
Tra i due dirigenti c'erano state delle frizioni ma dopo il Consiglio odierno le posizioni si sarebbero riavvicinate e tutto sarebbe rientrato, almeno per il momento.
Il numero uno di via Rosellini, secondo quanto riportato nelle scorse ore, aveva segnalato due settimane fa l'ad all'organo di vigilanza per un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica con dichiarazioni su diritti tv e pirateria e altre battute più infelici sulla penalizzazione alla Juventus da ‘riconsiderare'. La replica di De Siervo non si è fatta attendere: "Ha passato il segno, è un colpo sotto la cintura", questo il virgolettato a microfoni spenti riportato sempre dal quotidiano del gruppo GEDI.

Tutto sembrava pronto per lo scontro ma tra i due sarebbe arrivato un chiarimento che ha portato alla risoluzione dell'incomprensione con ‘intelligenza' e senza scossoni. Un ruolo di primo piano l'avrebbe giocato il patron della Lazio Claudio Lotito, che avrebbe in qualche modo spinto per mettere a posto tutto con la diplomazia.
Si tratta di una pace importante, con la redazione del bando per la vendita dei diritti tv del massimo campionato in cantiere: è un tema molto sentito da tutti i consiglieri, che hanno lavorato per ricucire lo strappo tra i due massimi esponenti della Lega Serie A. Alla riunione erano presenti Scaroni (Milan), Percassi (Atalanta), Corsi (Empoli), Setti (Verona), il consigliere indipendente Gaetano Balandini e i consiglieri federali Claudio Lotito e Beppe Marotta.

Tutti i consiglieri hanno lavorato affinché la vicenda si risolvesse senza scossoni perché se le posizioni su alcune tematiche, soprattutto sull’apertura o meno ai fondi di private equity piuttosto che un finanziamento a lunga scadenza; sono ancora molto distanti al momento era importante evitare di far emergere situazioni di tensioni all’esterno. Insomma, c'era da mandare un messaggio di unità fuori dal consiglio.
Questa operazione, però, è riuscita a metà visto il clima che si respirava fino a qualche ora fa.

Nella riunione di oggi si è fatto cenno anche le possibili riforme strutturali del calcio italiano: al momento sono solo idee ma si vorrebbe provare a ricalcare il modello della Premier League per il campionato e si sarebbe fatto cenno alla modifica della Coppa Italia provando a riprendere quello che accade in FA Cup, ovvero con la presenza anche di club della Serie C.
Al momento si tratta solo di proposte che saranno discusse ufficialmente nell'Assemblea di Lega di lunedì.