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“Con noi ha sempre fatto bene”, Mancini spiega perché vuol portare Bernardeschi all’Europeo

Nel compilare la lista dei 26 convocati della Nazionale per l’Europeo, Roberto Mancini considera Federico Bernardeschi una pedina importante per la Nazionale nonostante sia reduce da una stagione poco esaltante con la Juventus. Entro la mezzanotte del 1° giugno il ct dovrà sciogliere ogni riserva.
A cura di Maurizio De Santis
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Sparito, o quasi, nella Juventus che quest'anno ha rischiato di restare fuori dalla Champions. Il rendimento di Federico Bernardeschi è stato altalenante, in linea con le difficoltà che hanno accompagnato la stagione dei bianconeri. Nelle ultime giornate di Serie A, quelle cruciali nella lotta al quarto posto, è andato in campo per 3 minuti contro il Parma, circa un'ora con l'Udinese e una ventina a Bologna ed è rimasto fuori nelle sfide con Milan, Sassuolo e Inter. Non un torneo da incorniciare a differenza di quanto accaduto con Allegri che gli aveva trovato la giusta dimensione tattica. Eppure, nel compilare la lista dei 26 convocati della Nazionale per l'Europeo, Roberto Mancini lo considera una pedina importante per la Nazionale.

Il nome dell'ex viola figura nel ballottaggio per occupare la settima casella in attacco. Ma la gratitudine del ct nei confronti di quei calciatori che ne hanno accompagnato l'avventura dall'inizio dell'incarico potrebbe indurlo a inserire lo juventino tra i centrocampisti. È lo stesso Mancini a sintetizzare il concetto parlando delle condizioni della Nazionale alla vigilia dell'ultimo test contro San Marino, a pochi giorni dalla consegna ufficiale della lista per Euro 2021: il termine ultimo è per la mezzanotte del 1° giugno ma il tecnico è probabili che anticipi l'annuncio di un giorno, al 30 maggio.

Bernardeschi con noi ha sempre fatto bene – ha ammesso ‘Mancio' -. Faceva già parte del gruppo con il quale abbiamo vinto le dieci partite nel girone di qualificazione. Quanti calciatori chiamerò? Saranno 26 e proverò a fare a meno delle riserve… a meno che non sia costretto a portarne due in più a causa delle condizioni di alcuni elementi.

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Disputare un buon Europeo. Per Bernardeschi è un banco di prova importante anche alla luce dei cambiamenti in seno alla Juventus. Il club ha deciso di affidare ancora una volta a lui il compito di riaprire un ciclo e tra i nodi da sciogliere c'è quello dell'ex viola che a Torino è arrivato come esterno d'attacco ma con Allegri è stato impiegato come mezzala o trequartista, regista offensivo (come contro il Barcellona in Champions). Gli servirà un'estate al Max per rilanciarsi.

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