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Complottisti contro Orsato, nel mirino non solo il rigore per l’Argentina: “Guardate cosa fa prima”

La direzione di Daniele Orsato nella semifinale dei Mondiali tra Argentina e Croazia ha scatenato parecchie polemiche: molti hanno notato qualcosa che è successo poco prima del contestato rigore.
A cura di Paolo Fiorenza
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Trascinata da un Messi in formato Maradona, l'Argentina ha raggiunto la sesta finale della sua storia in un Mondiale di calcio. Domenica prossima, contro la vincente della sfida di stasera tra Francia e Marocco, la squadra di Scaloni avrà la possibilità di trionfare per la terza volta, dopo l'edizione giocata in patria nel 1978 e quella leggendaria di Messico '86 che regalò l'immortalità al Pibe de Oro.

Una vittoria netta quella dell'Albiceleste sulla Croazia in semifinale: il 3-0 rispecchia quanto visto in campo, con i balcanici incapaci di rendersi realmente pericolosi dalle parti di Martinez. E tuttavia nel dopo partita non sono mancate le polemiche per un episodio che ha cambiato in maniera decisiva il corso del match, ovvero il calcio di rigore concesso per l'intervento del portiere Livakovic su Julian Alvarez, penalty poi trasformato in maniera magistrale da Leo Messi.

I media croati hanno sparato titoloni sullo "scandalo" della decisione del nostro Daniele Orsato, dando ampio spazio alle proteste dei calciatori biancorossi dopo il fischio finale, ma anche a voci autorevoli come quella dell'ex arbitro Bruno Maric, che ci è andato giù durissimo: "Anche se non sono uno di quelli che credono nelle teorie del complotto, devo dire che quanto detto da Pepe aveva senso, che l'Argentina è davvero favorita – ha detto a caldo a Sportske Novosti – Questo calcio di rigore non esisteva, Livakovic non ha commesso fallo. Poteva trattarsi solo di fallo sul portiere. Mi dispiace assistere a una decisione incredibile di Orsato, una decisione che ha un impatto diretto sul risultato. Ingiusto e inaccettabile!".

Una tesi peraltro condivisa anche da altre voci fuori dalla Croazia, come quella dell'arbitro messicano Felipe Ramos Rizo, che accusa Alvarez di essersi "schiantato" lui contro Livakovic.

Ma l'episodio del rigore non è l'unico finito nel mirino di chi critica la direzione di Orsato: nelle dichiarazioni dei giocatori argentini c'è anche un altro momento chiave accaduto poco prima. "L'arbitro non ci ha concesso un calcio d'angolo e l'azione è finita con il rigore per loro, che secondo me non c'era. Non posso credere che l'arbitro abbia assegnato quel rigore, è stato un momento chiave, avevamo il controllo del gioco", ha detto Luka Modric.

Il corner non concesso da Orsato pochi istanti prima del rigore fischiato dall'altra parte del campo ricorre nelle recriminazioni dell'intero spogliatoio croato. "È difficile per me commentare, non so cosa dire – ha attaccato Mateo Kovacic – Entrambe le situazioni per me sono incredibili: prima il calcio d'angolo non dato e poi quel rigore… Non ho mai commentato gli arbitri, ma questi sono errori gravissimi che ci sono costati cari. Abbiamo lottato e ci è stato assegnato quel rigore ridicolo".

La questione del corner non dato alla Croazia su una conclusione di Perisic finita alta, con un paio di argentini che erano vicini al pallone nel momento in cui la sfera è partita dal piede dell'ex interista, è peraltro diventata oggetto di un dibattito vivacissimo anche sui social, con molti a ritenere che il calcio d'angolo fosse netto.

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Chi sostiene la tesi opposta, ovvero che il calcio d'angolo non ci fosse, ha postato un video indicando il piede di Romero, che in effetti appare molto lontano dal pallone calciato da Perisic.

Il medesimo video peraltro viene portato a supporto della tesi del corner, indicando come chiara la deviazione della sfera non già da parte di Romero ma di De Paul.

Al di là di questo singolo episodio, c'è da dire che la decisione di Orsato sul rigore appare corretta, così come la sua direzione di gara complessiva è stata buona: il match è stato tenuto in mano saldamente con personalità, senza cadere in protagonismi e riuscendo a non far surriscaldare gli animi oltre il livello fisiologico vista la posta in palio. Insomma l'ipotesi complottista lascia davvero il tempo che trova: l'Argentina è meritatamente in finale.

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