Come è andato il primo mercato in Arabia per Simone Inzaghi, scottato da rifiuti eccellenti

Ad ampio budget di mercato non sempre corrisponde un mercato faraonico, sopratutto se di mezzo ci si mette la volontà stessa dei calciatori. Per Inzaghi l'avventura in terra araba, con l'Al-Hilal, è iniziata molto presto. L'allenatore ha infatti raggiunto la squadra ancora prima del mondiale per club, disputato a partire dal 18 giugno. L'allenatore, rassicurato dal ricchissimo Fondo Pif, che gestisce quattro squadre in Arabia, ha buttato subito gli occhi sul mercato per rafforzare la rosa con tante conoscenze del calcio europeo. Il mercato a oggi è ancora aperto in Saudi Pro League, chiuderà infatti in data 11 settembre, ma dei tanti colpi sognati sono pochi quelli che si sono realmente concretizzati. Una prima sessione ben diversa dalle aspettative, nonostante questo l'allenatore ex Inter è riuscito a vincere la prima partita in modo agevole battendo per 2 a 0 l'Al-Riyadh.
Le conquiste di Simone Inzaghi
In Europa il mercato è chiuso e sarà difficile, a eccezione di esuberi già programmati, che le squadre vendano i loro migliori giocatori senza avere la possibilità di rimpiazzali. La prima volta in Arabia per Inzaghi non è andata come da piani e dei tanti corteggiamenti solo 3 sono andati a buon fine. Non sarà il più costoso, ma è di sicuro il più particolare. In Italia erano rivali, ora lotteranno insieme per vincere. Si tratta del terzino ex Milan: Theo Hernandez. Il francese, con qualche malumore dalla stagione precedente, ha deciso di abbandonare l'Italia. Sono bastati 25 milioni per convincere i rossoneri a lasciarlo andare. Sistemata la difesa, il focus del mercato si è spostato in avanti. Dopo i tanti no ricevuti, l'uomo di punta dell'Al-Hilal è diventato Darwin Nunez. Corteggiato dallo stesso Milan e dal Napoli, ha preferito una meta più lontana. Nella prima partita è stato poco incisivo, ma in Arabia ha ritrovato un suo vecchio collega di campionato, Joao Cancelo. É suo il record per la spesa più costosa, 53 milioni sono finiti nelle casse del Liverpool. L'ultimo colpo, almeno per ora, è arrivato da pochissimo: Yusuf Akçiçek. Il difensore, di soli 19 anni, è stato acquistato dal Fenerbahce per 22 milioni.

Inzaghi e i tanti no all'Al-Hilal
Con una spesa complessiva di circa 100 milioni, non si può dire che il mercato sia stato di poco valore. Nei piani originali, però, le cose sarebbero dovute andare in maniera ben diversa. Per quanto il colpo Nunez abbia fatto gioire i tifosi, il primo vero obbiettivo era un altro. Dopo la fine del prestito con il Galatasaray, Victor Osimhen è stato tentato dalle sirene blu dell'Al-Hilal. Offerta per pareggiare la clausola da 75 milioni posta dal Napoli e stipendio monstre per convincere il centravanti. Nonostante l'appetibilità del tentativo, il nigeriano ha deciso di non accettare, preferendo invece ritornare in Turchia, dove si era trovato bene l'anno prima, questa volta in via definitiva. Superata la delusione, Inzaghi ha provato a pescare dalla Premier League per arricchire la squadra con un altro portoghese che potesse far compagnia ai due già presenti in squadra, Neves e Cancelo. Ma anche per Bruno Fernandes è andata male, il capitano del Manchester United non ha voluto abbandonare i Red Devils, rifilando un altro no al campionato saudita.
I tentativi dalla Serie A
In stile Theo Hernandez, il focus si è spostato su giocatori conosciuti, sia che ai tempi dell'Inter fossero rivali, sia che li avesse allenati Inzaghi stesso. I primi due a ricevere una telefonata amica sono stati proprio Barella e Calhanoglu. La leva sentimentale e il legame con il loro vecchio mister, non ha avuto l'effetto sperato e i due, a ora, vestono ancora i colori nerazzurri. Il mirino allora è rimasto sempre in Italia, spostandosi però su altre squadre. Dalla Capitale ha provato a prendere i due terzini di Roma e Lazio. Per Angelino sembrava tutto fatto, ma la trattativa è saltata all'ultimo per un mancato accordo tra la Roma e il club saudita. Per Tavares invece la trattativa non è decollata, la Lazio avrebbe rifiutato un'offerta da 30 milioni, complice forse anche il mercato bloccato e l'eventuale impossibilità di sostituirlo. Infine, il talento classe 2005 della Fiorentina, Pietro Comuzzo, è stato a lungo corteggiato in questa sessione estiva. I 35 milioni offerti avevano convinto la dirigenza a cederlo, la volontà del giocatore è stata, però, decisiva e a meno di sorprese vestirà la maglia viola ancora per un po'.