Chivu spiega la scelta dell’Inter per la Supercoppa, tutti ridono ma lui è serio: “È davvero così”

Cristian Chivu è stato molto chiaro nel presentare Bologna-Inter, semifinale di Supercoppa. Il tecnico nerazzurro, con grande pragmatismo e rispetto, ha spiegato che il nuovo format del torneo, ovvero con altre due squadre oltre ai campioni d’Italia e ai vincitori della Coppa Italia, è un’occasione per loro (e per il Milan), che per questo se la giocheranno fino in fondo. E quindi attenzione a tutti i dettagli e a tutte le scelte, compresa quella sull’arrivo a Riad.
Chivu prima di Bologna-Inter, perché i nerazzurri sono arrivati dopo le altre squadre
Un argomento diventato attuale anche in conferenza, quando a Chivu è stato chiesto delle tempistiche dell’approdo in Arabia Saudita. Le altre squadre, impegnate nella prima semifinale, e il Bologna, avversario dell’Inter, sono tutte arrivate prima. Come mai invece Chivu ha deciso di aspettare ancora, allenandosi alla Pinetina? L’ex calciatore rumeno ha spiegato che, se avesse potuto, avrebbe posticipato ulteriormente il volo.
La risposta di Chivu alle tempistiche particolari della Supercoppa
"Perché abbiamo scelto di gestire così le energie? Sapevamo che era troppo freddo per arrivare…". Tutti i presenti hanno iniziato a sorridere, sorprendendo un po’ Chivu che, dopo un sorriso ironico, ha chiarito che la sua risposta non era assolutamente scherzosa. L’allenatore dell’Inter infatti ha spiegato: "Per il freddo. È una scelta, addirittura avevo chiesto di arrivare oggi, ma siccome mi è stato detto che sono sei ore di volo, più due di fuso orario, abbiamo deciso di arrivare un giorno in anticipo".
Chivu, insomma, temeva un po’ l’escursione termica e il cambio di temperatura troppo drastico tra Italia e Arabia Saudita. Ecco allora la decisione di arrivare a Riad il più tardi possibile per cercare anche di acclimatarsi. A proposito di tempistiche, poi, nessun dramma per il fatto di dover giocare nella seconda semifinale con un giorno in meno di recupero rispetto a Napoli e Milan. Nessun alibi per Chivu, insomma: "Per quanto riguarda il recupero, ormai siamo abituati a giocare ogni 72 ore o anche meno. Ovviamente preferiremmo avere un giorno in più di riposo, ma in questo momento pensiamo solo alla partita di domani, che è la cosa più importante".